“La Cenerentola” di Rossini debutta martedì al lirico di Palermo – coprodotta con il teatro di Ancona – con la direzione di Gabriele Ferro e l’attesa regia di Giorgio Barberio Corsetti. Sarà ambientata negli anni Sessanta, senza carrozze, ma con una spider rossa, con filmati chroma key e un impianto video che farà del capolavoro rossiniano un’opera tridimensionale.
E’ la prima volta che il teatro lirico sperimenta questa tecnica, realizzata da Corsetti con le Officine K, famose per trattare i video come pitture in movimento. Ma non avremo una vera favola, piuttosto “il sogno di Angelina, la cenerentola – ha svelato il regista – che durante i lavori quotidiani sogna di sposare un principe; ma alla fine, accanto a una lavatrice, si potrebbe anche scoprire che la favola altro non era che una bolla di sapone”. E’ d’accordo con questa visione realista il maestro Gabriele Ferro: “Rossini odiava i romantici, suo riferimento era Mozart”. La protagonista è Chiara Amarù. I costumi sono di Francesco Esposito.
Al lirico di Palermo martedì debutta una Cenerentola tridimensionale
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