Fatti di ordinaria amministrazione o per meglio dire di ordinaria incuria, quelli denunciati dall’Associazione Comitati Civici di Palermo, al fianco dei cittadini per una città più pulita e civile.
In termini di pulizia, in molte zone di Palermo, la situazione è tutt’altro che idilliaca. Da diversi giorni, ad esempio, in piazza Manfredi Francesco Baronio (Albergheria) si trova una discarica abusiva di rifiuti composta da materassi, mobili sventrati ed altro ancora, per cui è richiesta un’urgente bonifica.
A volte le bonifiche, anche se ripetute, non bastano a fermare la situazione di degrado: è ciò che accade in via Ammiraglio Rizzo, di fronte alla scuola Cesare Abba. In mancanza di controlli infatti vengono perpetuati gli illeciti abbandoni di rifiuti di ogni genere. Soltanto un intervento drastico e deciso potrebbe scoraggiare questi episodi di inciviltà e restituire decoro alla via segnalata.
Situazione analoga accade anche in via Imera, in cui una discarica a cielo aperto è lo spettacolo più raccapricciante, sotto la Scuola Media Statale Giulio Bonfiglio, dove si formano i futuri cittadini di Palermo. Una discarica che sorge nei pressi della futura stazione della metropolitana, dove a pochi passi ci sono Porta Nuova, il Palazzo Reale, piazza Indipendenza, con la sede del Governo Regionale. Eppure si ha la netta sensazione di attraversare la più sperduta delle periferie. Ovunque lastre in cemento-amianto, sfabbricidi, carcasse di elettrodomestici abbandonati, spazzatura maleodorante. Questa sta divenendo la normalità, in una condizione che va avanti da troppo tempo.
In via Ammiraglio Rizzo, altra routine è quella del degrado che seguita il giorno dei mercatini rionali, ovvero ogni venerdì.
Come avviene in tutti i mercatini rionali, i commercianti non si attengono al regolamento comunale ed invece di utilizzare appositi contenitori per depositare i rifiuti, disseminano la pubblica via di rifiuti di ogni genere, compresi i loro escrementi chiusi nei sacchetti.
Si chiede a gran voce che vengano effettuati i controlli miranti a fare rispettare le regole che devono valere per tutti i cittadini, a maggior ragione per chi utilizza il suolo pubblico a scopi commerciali. La pulizia non deve gravare sulle tasche dei cittadini, visto che la Rap è costretta a ripulire questa immensa quantità di rifiuti, con spreco di risorse che dovrebbero essere destinate alla normale pulizia della città.
Suscita grande preoccupazione lo stato in cui versa Piazza Carmine, a Ballarò. Sepolte dai rifiuti ci sono anche lastre di eternit in parte sbriciolate ed un recipiente in cemento/amianto ridotto in pezzi.
Inoltre in questa piazza stanno accatastando una certa quantità di legname, per la consueta vampa di San Giuseppe che, in un contesto come quello descritto, provocherà inevitabilmente danni enormi.
Con le note a firma del presidente dell’Associazione Comitati Civici Palermo, Giovanni Moncada, vengono richiesti dei provvedimenti urgenti come : 1) la bonifica immediata del sito, con la rimozione dei rifiuti in amianto-cemento; 2) la rimozione della catasta di legname ed altri rifiuti pronti per essere incendiati; 3) la sorveglianza del sito in questi giorni per prevenire i soliti devastanti roghi per San Giuseppe, che disperdono nell’atmosfera fumi tossici.
Nella centralissima via Pignatelli Aragona, a ridosso del Teatro Massimo, la situazione del manto stradale è pessima. Resti di un cantiere all’altezza di via Magliocco sono abbandonati per terra, mentre buche, avvallamenti, fessure, tombini sottoquotati caratterizzano la strada che collega piazza Verdi con via Mariano Stabile.
Inutile ricordare che si tratta di una zona attraversata da migliaia di turisti e che lo stato di degrado, con cumuli di spazzatura a fare da sfondo al dissesto stradale, non rappresenta un bel biglietto da visita per il turismo.
Un’altra via che mette in serio pericolo gli utenti della strada è via Monte San Calogero. L’asfalto presenta da molto tempo avvallamenti e dossi, buche e crepe a ragnatela, che rendono pericoloso il transito soprattutto dei mezzi a due ruote. Occorre un urgente intervento di manutenzione a salvaguardia della pubblica incolumità.
Anche basole divelte creano disagi a pedoni e autisti in via Divisi: viene reiterata la richiesta di un pronto intervento per evitare che ciò possa attentare alla sicurezza dei cittadini.
Capita però anche che gli stessi cittadini, ignorando l’importanza di siti pubblici, si dedichino ad opere di vandalismo e sciatteria che mettono in ridicolo anche importanti beni monumentali. La cosa più grave è che ad accorgersi di tale scempio siano i turisti che manifestano critiche negative circa l’utilizzo improprio dei mercatari delle mura storiche di piazza Marina.
Sulle centinaia di chiodi piantati a diverse altezze sulle antiche mura sono appesi tantissimi oggetti, quali pentole di tutte le dimensioni, scolapasta, bilance, borse, mensole, secchi. Questo trattamento riservato alle mura storiche non viene praticato da nessun commerciante neanche all’interno dei propri negozi, per non danneggiare le pareti. Figuriamoci se questo possa essere ammissibile su mura storiche soggette a vincolo della Soprintendenza.
C’è da chiedersi se questo scempio sia stato autorizzato, ed in caso affermativo da quale Struttura.
Palermo deve cambiare, forse e soprattutto però devono cambiare i palermitani.