Palermo. Lo scorso 28 giugno, sulle terrazze del Circolo velico di Sferracavallo, al tramonto, si è tenuto un incontro culturale incentrato sulla poesia e sulla legalità, con un’attenzione speciale alla storia, al futuro e all’infanzia, e si è parlato anche di follia e di arte in occasione di questo evento dal titolo “Parlando di Gino Pantaleone”. Con Pantaleone, hanno dialogato gli editori Carlo Guidotti, Nicola Macaione, Antonio Liotta, e poi, l’illustratrice Monica Saladino, e Patrizia Franco che ha letto alcuni passi dei libri ed alcune poesie di Pantaleone; vocalist dell’evento Ginevra Dolce, mentre ha moderato l’incontro Stefania Chiavetta, e non sono mancate tante interazioni col pubblico partecipante.
Un incontro, insomma, che ha voluto celebrare anche una grande intesa ed amicizia tra lo scrittore palermitano Gino Pantaleone con Edizioni Ex Libris, Spazio Cultura e Medinova.
“Al Circolo Velico di Sferracavallo il sole ci ha regalato un sublime tramonto, ma anche uno straordinario evento dove si è parlato di cultura, politica e società”, ha commentato Gino Pantaleone. L’editore Antonio Liotta di Medinova Edizioni ha aggiunto: “Qui, si è avverato un raro esempio di presenza e convivenza tra editori indipendenti, me, Nicola Macaione per Spazio Cultura Edizioni, Carlo Guidotti per Ex Libris Edizioni, uniti da un unico autore”.
Nella giornata dedicata a Gino Pantaleone e ai suoi libri, si è parlato di mafia e antimafia ricordando i grandi esempi di Michele Pantaleone e Leonardo Sciascia. Protagonista anche e soprattutto la scrittura, la sua storia, e l’importanza dei libri.
Passando poi all’arte, il dibattito si è spostato sulla follia dell’arte stessa e di artisti che, anche se dichiarati pazzi, hanno stupito e meravigliato tutti con le loro opere. Tra i temi trattati anche la letteratura dedicata ai più piccoli, dove è intervenuta l’illustratrice e docente d’arte Monica Saladino che ha spiegato, con grande semplicità, cos’è la letteratura per bambini e perchè non esistano libri per bambini ma soltanto libri.
L’organizzatrice e moderatrice dell’evento, l’artista Stefania Chiavetta, ha ricordato:
“Quando ci s’incanta al punto tale che si comincia a parlare col sole e si finisce col buio attraversando il tramonto, beh, qualcosa ci dice che il nostro tempo è stato speso bene e siccome è prezioso siamo andati via soddisfatti, ma saremmo rimasti ancora e ancora per esserne appagati”.