Venerdì 17 marzo alle 20.30 al cinema De Seta, Lettera a tre mogli di Joseph L. Mankiewicz in versione restaurata, per il quarto appuntamento con Esco d’inverno in collaborazione col Festival dei Popoli.
Quarto appuntamento con la rassegna Esco d’inverno. Venerdì 17 alle 20.30 l’associazione Sudtitles torna ad illuminare la sala De Seta. È la volta di Lettera a tre mogli di Joseph L. Mankiewicz, pellicola del 1949, che verrà proposta al pubblico in versione digitale restaurata.
Commedia ironica, raffinata e amara che compone un efficace spaccato della società borghese statunitense dell’epoca, Lettera a tre mogli fu un successo, portando Mankiewicz ad aggiudicarsi due fra i più prestigiosi premi Oscar, quello per la regia e quello alla sceneggiatura, che il regista adattò insieme a Vera Caspary dall’omonimo romanzo di John Klempner.
Tre donne, in procinto di partire per una gita in campagna, ricevono una lettera da una comune amica che annuncia loro di essere fuggita con uno dei mariti delle tre, senza però specificare quale. Le tre, non potendo sapere nulla di più fino alla fine della giornata, fingono di non dare importanza alla cosa ma col passare delle ore ognuna di loro si abbandona a momenti di inquietudine ricordando, con splendidi flashback, le occasioni in cui il proprio marito si è dimostrato sensibile al fascino della misteriosa fuggitiva. Poco a poco si delinea un quadro fatto di passioni, debolezze, meschinità e piccole tragedie, in cui ognuna delle tre coppie rivela i punti deboli che potrebbero aver dato spazio alla nuova relazione clandestina.
USA – 1949 / 103′ / v.o. sott.it. Ingresso 5 euro.
Ad apertura di serata, come consuetudine, sarà proiettato un cortometraggio proveniente dal Festival dei Popoli di Firenze, che questa volta ci porta in Finlandia, con Savupiippu (White Chimney), di Jani Peltonen.
Un fotografo si aggira per il viale alberato che conduce all’Hotel Aulanko, inaugurato nel 1938. L’albergo è stato il punto di riferimento per una generazione di giovani e anche il luogo della misteriosa morte di Sirkka Sari, astro nascente del cinema finlandese degli anni ’30. Il biopic s’intreccia al thriller paranormale, il colore si alterna al bianco e nero in un film che accumula materiali, voci e volti come un investigatore che cerca di fare ordine nei propri indizi.
Finlandia – 2014 / 24’ / v.o. sott.it. Ingresso gratuito.
Il programma della manifestazione ha subito una piccola variazione.
Ecco i prossimi appuntamenti:
6 aprile 2017
Onder Ons di Guido Hendrikx – Paesi Bassi 2015 (24′)
Tarda primavera di Yasujiro Ozu – Giappone 1949 (109’)
27 aprile 2017
Seat 26d di Karolina Brobäck – Svezia 2014 (14′)
Tokyo Love Hotel di Hiroki Ryuichi – Giappone 2014 (135’)
5 maggio 2017
Ozoners di Jean-Jacques Martinod, Kyle Bell – USA 2015 (19’)
Orecchie di Alessandro Aronadio – Italia 2016 (90’)