Il teatro nel carcere, per raccontare la storia d’amore della letteratura italiana per eccellenza. Il 10 dicembre alle 10 al Teatro Pagliarelli in piazza Pietro Cerulli andrà in scena “Gli Innominati”, liberamente ispirato a “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni. La regia e i testi sono di Chiara Giacopelli e le coreografie di Noemi Minì, in collaborazione con l’Associazione Culturale Mecenatia e la direzione artistica di Alessio Scarlata, che cura la stagione teatrale 2016-2017 dello stesso teatro.
Lo spettacolo, già sold out, rappresenta una rielaborazione de “I Promessi Sposi”, dove l’occhio di bue viene puntato sui colpevoli dell’opera manzoniana, con tutti i loro vizi. Questi, però, vengono salvati da una voce celeste. Già il titolo dello spettacolo fa riferimento all’unico personaggio dell’opera manzoniana che non ha un nome, l’Innominato, potente figura a cui Don Rodrigo si rivolge per attuare il rapimento di Lucia. Nell’incontro con lei – che rappresenta la Provvidenza – una luce lo porta alla conversione e si capisce come solo in un animo senza vie di mezzo, si può mirare a una redenzione e a una trasformazione completa.
Prosa e coreografia si muovono sulla stessa lunghezza d’onda, dando vita a un unico corpo scenico, e dove, come afferma la coreografa Noemi Minì, «ogni danzatore segue lo schema coreografico fissato ma è libero di disegnarlo su se stesso in base alle proprie percezioni».
«Qui, in fondo, tutti i personaggi sono degli “Innominati” – dice la regista – e non perché non portino un nome, semplicemente perché tutti possono sbagliare e tutti possono ricominciare a vivere. Lanciare questo messaggio a un pubblico di detenuti credo sia la cosa più importante». Per Aldo Carini, presidente dell’ASD Ensemble: «La vera funzione del carcere è quella rieducativa e non punitiva, perché soltanto così si può mirare a un reale reinserimento sociale».
Lo spettacolo segna il debutto della neonata Ensemble Junior Company, diretta artisticamente da Marcello Carini e coreografata da Noemi Minì e Michele Pernice.
«A seguito degli ottimi risultati raggiunti dalla compagnia senior negli ultimi anni quest’anno nasce la compagnia Junior – afferma il coreografo Marcello Carini – frutto dell’esigenza di dare ai giovani allievi più promettenti la possibilità di vivere il palcoscenico e di prendere sempre più padronanza di esso, arricchendo così il proprio bagaglio artistico. Ne “Gli Innominati”, tra l’altro, la compagnia junior prosegue il lavoro di ricerca in linea con precedenti progetti coreografici attenti al sociale come “Due Anime” del 2013 sulle malattie psichiatriche e “Incontri Notturni” del 2014 sulla vita condotta dai clochard». Martina Bianco, giovane ballerina della compagnia junior, aggiunge: «Siamo felicissimi di avere avuto la possibilità di far parte di una compagnia di danza nella nostra città e di essere immediatamente attivi dal punto di vista performativo, soprattutto debuttando in un teatro come il Pagliarelli».