Scatta il sequestro per la chiesa di Sant’Ippolito Martire in via Porta Carini dentro il mercato del Capo a seguito del degrado sia della chiesa che dell’attigua canonica.
Come ci dice Ottavio Zacco, Vice Presidente della I Circoscrizione, “Il sequestro arriva dopo la diffida, l’ordinanza del Sindaco e la presa d’atto della presunta inadempienza del parroco Giovanni Bertolino su cui ricade la responsabilità della struttura di proprietà della Curia, che ha minacciato anche la chiusura di 5 attività commerciali in Via Porta Carini e di 2 abitazioni che ricadono su un immobile non di proprietà della Curia e ristrutturati da poco, sgombero per fortuna evitato, grazie alla disponibilità della Curia, alla collaborazione dei tecnici dell’edilizia degradata del Comune di Palermo, alla collaborazione e professionalità del Custode nominato dal Tribunale, alla sensibilità della Procura della Repubblica di Palermo, e al buonsenso e l’educazione dei cittadini coinvolti.
Sarebbe stato veramente una emergenza sociale, – continua Zacco – perchè oltre al disagio delle due famiglie che sarebbero rimaste senza casa, numerose famiglie che vivono con queste attività, e che tra l’altro sono tra le attività che lavorano di più al mercato del Capo, sarebbero rimasti senza alcun reddito.
Ringrazio a nome di tutto il quartiere – conclude il Vice Presidente Zacco – tutte le persone coinvolte e in primis l’architetto Renda della Curia di Palermo, che insieme al Vicario delegato dal Cardinale sono stati da subito disponibili a intervenire e vicino alla gente che in quel momento rischiava tutto.
Spesso segnaliamo i disservizi e le disfunzioni ma è importante anche dare merito a chi invece giornalmente lavora con grande senso di responsabilità e di appartenenza per risolvere le problematiche, in un momento così difficile.