Scoperta l’esistenza nelle cellule di un potentissimo inibitore naturale dell’infezione virale, chiamato SERINC5, in grado di neutralizzare HIV e altri virus simili. Ad annunciarlo e’ stato un gruppo di ricercatori del Centro per la Biologia Integrata (CIBIO) dell’Universita’ di Trento, in uno studio pubblicato su Nature. I risultati aprono nuove prospettive. La capacita’ dei virus di infettare le cellule dipende dalla loro abilita’ di eludere questa difesa naturale, finora sconosciuta. Da piu’ di 20 anni e’ noto che la capacita’ di HIV di causare l’AIDS dipende dalla presenza di un suo componente, chiamato Nef, che rende il virus molto infettivo. I ricercatori hanno ora capito che Nef agisce permettendo al virus di eludere proprio l’attivita’ antivirale di SERINC5, rendendolo cosi’ estremamente aggressivo. “Quando una cellula e’ infettata con HIV inizia a produrre nuovo virus necessario per disseminare l’infezione a tutto l’organismo”, ha spiegato Massimo Pizzato, che ha guidato la ricerca al CIBIO.
“SERINC5 e’ situata sulla superficie delle cellule e attende che il virus esca da queste per inserisi in esso e renderlo incapace di infettare nuove cellule. L’infezione cosi’ – ha continuato – non si puo’ propagare. Tuttavia, nella continua guerra ingaggiata con le cellule, i virus hanno compiuto un passo in piu’, vincendo per ora la battaglia. Infatti, con la sua proteina Nef, HIV ha acquisito la capacita’ di rimuovere SERINC5 dalla superficie della cellula eludendo la sua azione antivirale”. La scoperta risolve dunque un mistero scientifico nella ricerca di HIV durato piu’ di 20 anni e rimasto fino a pochi giorni fa totalmente insoluto. “La nostra scoperta espone un tallone d’Achille del virus”, ha detto Pizzato. “SERINC5 e’ un agente estremamente potente. Stiamo ora lavorando per renderlo ‘invisibile’ ad HIV”, ha concluso.