domenica, 19 Gennaio 2025
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Agrigento Capitale della Cultura, la cerimonia di apertura. Schifani: ”Un nuovo cammino nel segno del dialogo”

«Agrigento, con l’isola di Lampedusa e i comuni della provincia, ha assunto come ispirazione, riferimento tematico e obiettivo di questo anno la relazione fra l’individuo, il prossimo e la natura, ponendo come fulcro l’accoglienza e la mobilità. Il programma delle iniziative presentato a un pubblico nazionale e internazionale è di grande interesse. Partendo dalla straordinaria eredità culturale del territorio, infatti, valorizza una variegata offerta culturale, nella quale tradizione, intersezioni e contaminazioni culturali consentono di definire una dimensione innovativa che guarda con fiducia allo sviluppo socio-economico che, con fatica ma con determinazione, la Sicilia ha già avviato». È questo uno dei passaggi centrali del saluto del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nella cerimonia di apertura di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025, che si è svolta questa mattina al Teatro Pirandello, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, del sindaco di Agrigento, Francesco Micciché, del commissario straordinario del Libero Consorzio di Agrigento, Giovanni Bologna e di tutte le autorità locali.

«Di assoluto rilievo – ha aggiunto il presidente Schifani, interrotto più volte da applausi – è il coinvolgimento attivo delle giovani generazioni, in una terra che troppe energie perde ancora a causa dell’emigrazione, affinché la cultura possa rappresentare un caposaldo della crescita personale e dell’intera comunità. Il titolo di Capitale della Cultura, che si è ormai consolidato dopo tante edizioni, offrirà ad Agrigento e all’intera Sicilia l’opportunità di rinsaldare e far conoscere le proprie radici, mostrandole agli italiani e agli stranieri che, siamo certi numerosi, verranno a visitarla».

«Da Agrigento, mentre nel Mediterraneo inizia a spirare un flebile vento di pace, la Capitale italiana della Cultura darà l’opportunità di far conoscere quell’incrocio di civiltà che è stato e che è – ha sottolineato – grazie alla capacità di comporre le differenze, di metterle a sistema, di ricondurre le antitesi a sintesi proprio attraverso la cultura e la sua bellezza senza tempo».

«Il governo della Regione – ha continuato il governatore – ha avviato un’azione preparatoria di questo anno particolare promuovendo il concerto natalizio trasmesso dalla Valle dei templi in televisione. Un evento che ha avuto un significativo successo a livello nazionale. Il rilevante sostegno finanziario offerto dalla Regione è giustificato dalla convinzione che questo importante investimento culturale sia una straordinaria opportunità per tutta la Sicilia, così come lo sarà Gibellina prima Capitale italiana dell’Arte contemporanea nel 2026».

«Ad Agrigento, di fronte a questo suggestivo “mare africano, immenso e geloso”, inizia oggi un nuovo cammino. E sarà intersecato da opportunità che occorre cogliere, da sogni operosi da trasformare in nuove iniziative culturali ed imprenditoriali, sorrette dall’impegno per realizzazioni concrete. Questa antica Città – ha proseguito Schifani – come la Sicilia intera, è culla della cultura, della civiltà, della filosofia, della letteratura, del diritto, pur se tra le tremende contraddizioni delle difficoltà economiche e del peso della criminalità mafiosa, i due angeli neri dai quali ci stiamo progressivamente affrancando con una scelta di popolo che si è alimentata col sacrificio di eroi che hanno offerto la loro vita. Pirandello diceva di esser nato in Sicilia e che qui “l’uomo nasce isola nell’isola e rimane tale fino alla morte”».

«Proprio partendo dalla consapevolezza di sé, del proprio retaggio storico, dell’immensa eredità culturale ricevuta, del prezioso ecosistema da preservare e tramandare alle future generazioni – ha concluso il presidente Schifani – ci si deve aprire all’altro, alla comunità, alla natura, al confronto, spesso misterioso, con la diversità (culturale, religiosa, etnica), alla natura. Una visione relazionale, di accoglienza, di dialogo che è l’antico retaggio di un’identità plurale condivisa. Noi in Sicilia facciamo così da secoli. Ed Agrigento potrà essere ancora una volta testimonianza ed emblema dalla cultura siciliana ed italiana».

«Sono numerose le iniziative messe in campo dal governo Schifani a supporto di Agrigento Capitale della Cultura e la task force presente oggi in prefettura lo ha ribadito. In particolare, il mio assessorato ha sbloccato 13 milioni di euro dei fondi contro l’erosione costiera per finanziare i lavori a tutela delle strade di San Leone minacciate dalle onde, opere che saranno eseguite dal Genio civile a seguito di una convenzione con il Dipartimento regionale Tecnico. È stata finanziata anche l’illuminazione dello stadio Esseneto, che è punto di raccolta in caso di emergenza, e sono stati confermati l’impegno del Corpo forestale della Regione Siciliana e la disponibilità delle riserve idriche dell’antincendio, se dovessero essere necessarie nel corso di questo anno. Siamo tutti pronti a dare il nostro contributo, nello spirito di piena collaborazione istituzionale espressa dal presidente Schifani, affinché Agrigento e la sua provincia vincano la sfida».

Lo ha sottolineato l’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, al termine della riunione alla prefettura della Città dei templi, convocata sulle iniziative da attuare per Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025.

«Agrigento capitale della Cultura è una scommessa che la Sicilia non può perdere e che non perderà. Quella di oggi è stata un’importante riunione operativa tra governo regionale, amministrazione comunale e Protezione civile, per fare squadra. Si è discusso delle problematiche territoriali. Alcune le abbiamo risolte ieri, finanziando con 500 mila euro interventi su alcune strade che sono stati già realizzati lavorando di notte. Siamo qui per essere vicini all’amministrazione comunale e anche per contrastare con garbo, ma con fermezza, una campagna di comunicazione screditante di realtà favolose come la Valle dei templi e la città di Agrigento, che ospiteranno centinaia di migliaia di turisti. Questi visitatori devono sapere che troveranno un territorio accogliente sotto il profilo urbanistico, infrastrutturale e alberghiero».

Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, al termine della riunione che si è tenuta nel pomeriggio in prefettura ad Agrigento, per fare il punto sull’organizzazione delle iniziative per la Capitale italiana della Cultura 2025. All’incontro, insieme con il presidente, accompagnato dal suo capo di gabinetto Salvatore Sammartano, hanno partecipato, oltre al prefetto Salvatore Caccamo, gli assessori alle Infrastrutture Alessandro Aricò, all’Ambiente Giusi Savarino, al Turismo Elvira Amata, all’Energia Roberto Di Mauro e ai Beni culturali Francesco Scarpinato, con i rispettivi dirigenti generali. Presente anche il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina, il commissario straordinario del Libero Consorzio di Agrigento, Giovanni Bologna, i vertici provinciali delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco. Per conto del Comune di Agrigento, il sindaco Francesco Miccichè con gli assessori competenti.

«Siamo qui – ha aggiunto il governatore – per fare sistema, per coinvolgere. Siamo chiamati tutti a fare il nostro dovere. Lo faremo e bene, perché a tutti noi sta a cuore la Sicilia. Oggi è stata una giornata molto importante, perché abbiamo acquisito notizie sui problemi del territorio e faremo di tutto per risolverli. Per questo si creeranno dei contatti bilaterali tra gli assessori del mio governo e quelli del Comune di Agrigento».

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