Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha dato disposizione all’Avvocatura Comunale per la costituzione di parte civile nel procedimento che vedrà imputati alcuni giovani palermitani accusati di avere aggredito e tentato di uccidere, ferendolo gravemente, Yusupha Susso,un giovane del Gambia che vive a Palermo. Gli autori dell’aggressione sono già stati individuati dalle Forze dell’Ordine.
Il sindaco ha rassegnato all’Avvocato capo la gravità dei fatti, anche in considerazione del possibile sfondo razzista e delle modalità di svolgimento dell’aggressione.
“La nostra città e la sua Amministrazione – ha detto Orlando – non tollerano e mai tollereranno atti di violenza da parte di chiunque a danno di chiunque e ancor di più quanto questi hanno uno sfondo razzista e mafioso. Siamo e saremo a fianco di tutti coloro che non abbassano la testa di fronte alla violenza e alla cultura del branco, così come siamo a fianco delle Forze dell’ordine.”
“Non avremo paura e non vivremo nella paura” ha scritto oggi sui social network Adham Darawsha, presidente della Consulta delle Culture. “Noi, italiani e immigrati, siamo accomunati da un destino e da un senso di appartenenza che ci lega fortemente a Ballarò e a Palermo – ha aggiunto Darawsha -. Il continuo volere di alcuni gruppi criminali, mafiosi o no, stabilire un’egemonia dentro il mercato Ballarò e dentro la città, ci vedrà tutti uniti per sconfiggere la
loro malvagità. La convivenza a Palermo e nel quartiere di Ballarò è stata per anni un bene comune che noi tutti abbiamo l’obbligo e il dovere di conservare. A Ballarò c’è solo una parte, donne e uomini di qualsiasi nazionalità o provenienza che vogliono convivere in pace e in sicurezza. Ed è proprio per le loro e per la loro convivenza civile che tutte le istituzioni devono impegnarsi! Palermo è un bene comune. E abbiamo tutti l’obbligo e il dovere proteggerla”.