Palermo, 30.01.2017 – Si svolgerà alle 17 di mercoledì 1 febbraio, presso l’aula consiliare del Comune di Terrasini, la cerimonia di premiazione del prestigioso “Premio Piersanti Mattarella”. L’evento, patrocinato dal comune terrasinese, vedrà la partecipazione del Sindaco Giosuè Maniaci, dell’assessore alla cultura Maria Grazia Bommarito e del segretario Nazionale della Onlus Memoria nel Cuore, Premio Piersanti Mattarella, Antonietta Greco Giannola. Sarà assente, perchè trattenuto a Roma da sopraggiunti impegni di lavoro, il presidente della Onlus Orazio Santagati
Nell’occasione, il nostro collaboratore, poeta e scrittore Antonino Schiera verrà insignito, della targa Premio Piersanti Mattarella 2016 per la sezione poesie, per il suo ultimo libro “Frammenti di colore“, Edizioni La Gru.
Solitamente, al GCPress, Antonino Schiera ricopre il ruolo di intervistatore ma per l’occasione siamo noi che lo abbiamo intervistato: la poesia è sicuramente uno dei principali cardini del tuo animo. Se potessi tornare indietro negli anni, visto i prestigiosi risultati che stai ottenendo, rimoduleresti la tua vita in funzione della poesia? «ciò che oggi scrivo a livello di poesie, aforismi e brevi racconti , ma anche come collaboratore giornalistico, è frutto di tante esperienze di vita professionali e personali, che si sono innestate con una predisposizione innata alla scrittura. Basta ricordare che sin dalla mia giovane età, avevo circa diciannove anni, ho cominciato a scrivere dando vita ad un giornalino sperimentale d’informazione politico-sociale e vinto un premio a livello nazionale per un’idea creativa che allora proposi ad un mensile. Successivamente ho maturato una breve esperienza all’interno delle redazioni di due importanti quotidiani cartacei siciliani e fu allora che cominciai a scrivere anche poesie. Poi la mia vita professionale si è indirizzata verso strade diverse, in un settore difficile ed impegnativo come quello assicurativo con esperienze anche all’estero. Il percorso di scrittore, intrapreso 4 anni fa, lo considero come una sorta di ritorno alle origini, ma con un animo fortificato e arricchito dalle esperienze e dai sentimenti che la vita mi ha fatto vivere».
Quale consiglio ti senti di dare a quei giovani che vogliono approcciarsi alla scrittura creativa e alla poesia?
«Il primo consiglio che mi sento di dare agli scrittori in erba, prendendo spunto dalla mia esperienza, è quello di non lasciarsi scoraggiare quando si ricevono delle valutazioni negativa da parte di qualcuno che, dall’alto di una presunta maggiore esperienza, spesso si diletta a “regalare” giudizi affrettati o addirittura sbagliati. La creatività e l’ispirazione sono come un seme che genera una pianta: all’inizio può essere debole, ma con il tempo è destinata a rafforzarsi, se non viene recisa prima. Una buona dose di autostima e nello stesso tempo una autocritica costruttiva aiutano certamente. Il secondo consiglio riguarda il momento in cui si pubblica un libro: mai pensare che il lavoro sia terminato, anzi è proprio in quel momento che comincia il lavoro di promozione e di relazioni pubbliche e poi, solo se si ha il piacere di farlo, consiglio di continuare a scrivere, per dimostrare a se stessi e agli altri che quella produzione non è stata un fuoco di paglia bensì l’inizio del lungo e tortuoso cammino della strada che porta al successo».
Non possiamo concludere senza fare i complimenti al nostro collaboratore, scrittore e poeta Antonino Schiera e suggerirgli di continuare a scrivere ancora tanti versi.