Sabato 9 aprile alle ore 18.00 la settecentesca Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Palermo, aprirà le porte all’arte contemporanea con la mostra-evento “Origine” che ripercorre undici anni di attività e di ricerca pittorica dell’artista palermitano Tommaso Chiappa. La mostra, a cura di Vera Agosti, resterà aperta fino al 6 maggio (visite: martedì e giovedì ore 15.00-18.00, gli altri giorni su appuntamento).
In occasione del vernissage sarà presentato al pubblico e alla stampa il catalogo della mostra realizzato dalla storica casa editrice Prearo di Milano, con un saggio di Vera Agosti e una nota introduttiva di Nicola Salvatore. Nel saggio la Agosti – critico e storico dell’arte – racconta con una prosa elegante e penetrante il viaggio di Tommaso Chiappa «dal disegno alla pittura, dal Sud d’Italia al Nord e al mondo», che sono poi le direttrici lungo le quali si sviluppa il percorso espositivo della mostra.
«L’origine per l’artista è il disegno – scrive la Agosti – Le prime opere sono grafite su carta: è un legame affettivo con il materiale, perché il nonno aveva una cartiera nel cuore di Palermo, vicino al famoso mercato del Capo. La costruzione dello spazio e dell’immagine è monocromatica, poiché così è l’essenza del disegno. Poi dal solo unico colore inizia l’evoluzione del passaggio alla pittura e oggi, anche nei lavori più recenti, l’artista non dimentica mai il suo punto di partenza».
Nei dipinti con colori ad acrilico su tela, realizzati negli ultimi anni, trovano una sintesi figurativa e concettuale i ricordi, le emozioni, gli “spunti visivi” e le suggestioni culturali non solo di Palermo ma anche di Milano, New York e Bangkok, dove l’artista ha vissuto o viaggiato. «Un percorso di metamorfosi e di evoluzione», quello di Tommaso Chiappa, che attraverso il confronto con la migliore tradizione pittorica contemporanea italiana approda a forme espressive originali e personali, arricchendosi di temi e concetti che riguardano la vita metropolitana e la Natura urbana.
Le metropoli, giganteschi formicai di grattacieli, cartelloni pubblicitari, macchine, strade affollate dove i ritmi sono frenetici, rappresentano lo scenario delle visioni e delle contraddizioni proprie della civiltà urbana spinta alla sua massima espressione: uomini e donne trasformati in figure anonime, spersonalizzate, senza volto; ritratti globalizzati della multiculturalità, periferie in abbandono, non luoghi; ma anche parchi e giardini urbani, spazi verdi sottratti o sopravvissuti al cemento.
La mostra è realizzata con il patrocinio del Comune di Palermo e dell’Ordine provinciale dei Medici e il contributo di Elenka s.p.a. di Palermo, di C.e.i.f s.r.l. di Bagheria (PA) e HBB s.r.l di Rovellasca (CO).