È stata presentata nella sala riunioni dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi, il “Progetto Scuole” di DAT Volidisicilia, compagnia aerea danese, che opera i collegamenti tra Trapani e Pantelleria, con promozioni per incentivare il turismo scolastico nell’isola, fuori dalla stagione balneare per apprezzarne i siti archeologici, le coltivazioni coraggiose e la gastronomia. Presenti, oltre al presidente di Airgest, Salvatore Ombra, al direttore Michele Bufo, il general manager per l’Italia di Dat, Luigi Vallero, Danilo Giglio, responsabile di Vivere Pantelleria, e le rappresentanti commerciali del consorzio Pantelleria Island, Valeria Silvia e Giada Tori.
Tra i rappresentanti delle scuole, il professore Filippo Angileri dell’istituto alberghiero di Trapani, Giuseppe Belvisi, docente dell’istituto onnicomprensivo Almanza di Pantelleria, Domenica Carollo e Margherita Arcoleo, docenti dell’istituto alberghiero Pietro Piazza di Palermo, Benedetta Cardoville dell’Istituto Rosina Salvo di Trapani, con una rappresentanza di alunni, Andrea Badalamenti dell’istituto Sciascia e Bufalino di Erice e l’istituto comprensivo Bassi Catalano di Trapani.
La polemica del presidente Salvatore Ombra e del direttore Michele Bufo
«Oggi c’è la grande necessità di rilanciare l’aeroporto – ha commentato Salvatore Ombra, presidente di Airgest – lo stiamo facendo con uno sforzo immane, andando in giro per coinvolgere altre compagnie aeree, abbiamo ricucito i rapporti con Ryanair, e il territorio avrebbe dovuto sfruttare di più la possibilità di avere una compagnia aerea e due tour operator, presenti per parlare di una proposta interessante. È per il territorio, e in particolare per le scuole, – aggiunge – l’ennesima buona occasione per rispondere con l’adesione, perché ogni iniziativa che funzioni non può che iniziare dalle scuole. Non devono essere gli altri ad agire, dobbiamo essere noi».
Un plauso all’azione dell’ex provincia per l’aeroporto e uno stimolo al sindaco di Marsala
E parlando di risposta del territorio, il presidente Salvatore Ombra ha approfittato del consesso pubblico per fare un plauso all’ex Provincia: «L’ingresso dell’aerostazione – ha detto – è il biglietto da visita della città. Una foresta di sterpaglie al buio non era alla sua altezza. Finalmente, la Provincia di Trapani, grazie al dirigente Ninni Barbera e al commissario Raimondo Cerami, si è attivata per il ripristino dell’area verde e della segnaletica stradale, adesso tocca al sindaco di Marsala provvedere all’illuminazione della rotonda».
Il commento del general manager di DAT, Luigi Vallero
«Abbiamo ormai un’anima siculo danese – ha affermato Luigi Vallero, general manager per l’Italia di Dat – sia per l’assunzione di 21 assistenti di volo italiani, 4 amministrativi e 8 comandanti che si uniscono al nostro personale nordico sia per aver dislocato ben 3 aerei in Sicilia, che hanno i nomi delle isole Pantiddraria, ‘Mpidusa e Linusa, e a bordo si servono bevande siciliane. Tra luglio e settembre abbiamo registrato una crescita significativa, del 21%, solo da Pantelleria a Trapani dell’11%. Per 270 mila passeggeri trasportati da luglio 2018. Di fatto Pantelleria è 35 minuti di volo, da Trapani e le meraviglie dell’isola da scoprire sono tante, dal termalismo alle escursioni, alla gastronomia, alle coltivazioni di capperi e zibibbo».
LA PROPOSTA TURISTICA DEGLI OPERATORI PER PANTELLERIA
«L’isola di Pantelleria è un territorio eterogeneo che consente di viverla anche fuori dalla stagione balneare con il ricchissimo entroterra fatto di archeologia e natura – spiega Danilo Giglio, responsabile di Vivere Pantelleria -. Le proposte prevedono tour one day, con escursioni tra il paesaggio rurale e l’agricoltura eroica: i cappereti, le viti ad alberello, patrimonio dell’umanità per l’Unesco, e i terrazzamenti. La vallata di Monastero con il suo paesaggio ricco di muretti a secco realizzati dall’uomo, i giardini panteschi che proteggono l’albero di agrume dal vento, creando un microclima ideale. Visite della cantina Murana, con assaggio di prodotti tipici locali e il passito. Oppure il tour sul vulcanesimo con l’aspetto geologico dell’isola, la Piana di Ghirlanda e la vallata di Monastero, l’Arco dell’Elefante e il golfetto di Cala Gadir con le sue acque termali, il lago specchio di Venere, con il suo fango terapeutico che è possibile cospargere sulla pelle. La proposta di due giorni, con il pernottamento in hotel del centro, permette di conoscere archeologia, natura e anche le tradizioni gastronomiche del territorio come tuma e ricotta pantesca, impreziosita con la granella di cocunci e il cappero croccante. Seconda giornata archeologica, acropoli di San Marco con la sua ultima scoperta la pavimentazione di mosaico, e il castello medievale con le sue tre teste imperiali, una scoperta archeologica del 2005, ancora, la necropoli dei Sesi».
«Il nostro pacchetto, da un giorno, è rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado, per vivere una giornata da antichi sesioti e scoprire Pantelleria». A proporlo sono Valeria Silvia e Giada Tori, le rappresentanti commerciali consorzio Pantelleria Island che come soci ha gli albergatori dell’isola. È un tour operator incoming. Tra i soci una agenzia escursionistica con guide specializzate Aigae. Prevede una visita archeologica, laboratori, produzione di pane ed esperimenti di pittura su roccia con pigmenti naturali. La visita al Lago di Venere, Montagna Grande con la sauna naturale di Benikulà. Per le scuole secondarie, si distinguono i percorsi, di tre giorni, in base agli indirizzi di studio. Per il classico, ad esempio, è prevista l’esplorazione dei siti archeologici Mursia, Sesi e acropoli di San Marco e Santa Teresa, il dammuso e la sua architettura di influenza araba».