Il mondo dell’automobilismo lo chiamava “Il preside volante”, il suo nome era Ninni Vaccarella, pilota pluripremiato, scomparso il 23 settembre 2021, all’età di 88 anni.
Esordì nel settembre del 1961 e la sua carriera ricca di premi. Innumerevoli le auto guidate fino ad approdare alla scuderia Ferrari. Vincitore di gare importantissime, come la Targa Florio, e partecipare alla Formula 1, in cui disputò quattro gran premi in tre diversi campionati.
Un uomo prestigioso che ha reso orgogliosa la Sicilia e anche l’Italia. È giusto che Palermo dedichi un museo per ospitare trofei e cimeli vinti e raccolti nel corso della sua attività automobilistica da Ninni Vaccarella.
Questo è stato il tema di un incontro svoltosi stamani a Palazzo delle Aquile tra il sindaco Roberto Lagalla e Giovanni Vaccarella figlio del pilota palermitano scomparso a settembre del 2021.
“A Giovanni Vaccarella ho espresso l’impegno di questa amministrazione di trovare una adeguata sede in città che ospiti i trofei ed i cimeli del “Preside volante”, perché non vogliamo che questo importante patrimonio sportivo e culturale, fatto di circa 400 reperti tra trofei, caschi e fotografie, traslochi dalla nostra città. Nei prossimi giorni valuterò la sede più idonea per la “casa” dei trofei di Vaccarella tra quelle prospettate stamani con il figlio Giovanni, perché è assolutamente importante che Palermo ricordi e racconti la figura internazionale di Ninni Vaccarella”.
Nella foto di copertina, Ninni Vaccarella, ritratto con il nostro collaboratore e suo amico Rosario Lo Cicero Madè