Si è tenuta al Teatro Jolly di Palermo la presentazione del libro “Autostima = Successo”, della dottoressa Pina Li Pietri, psicologa e stratega degli interventi sul comportamento. Il seminario, che fa da introduzione al corso omonimo, che sta per partire, è organizzato da Giuseppe Messina, Talent Scout Nazionale che ha già curato con la Li Petri “Miss Reginetta D’Italia”, ed è noto per la produzione di “Pensa”, di Fabrizio Moro.
Parla cuore a cuore, la Dottoressa. Introduce il seminario con la frase: “Questo libro parla della mia vita “, poi si confida col pubblico presente in sala, si racconta. Prende una sedia e la pone vicino a chi la ascolta, sedendovisi. I presenti la seguono attenti, colpiti dal Suo discutere di fatti quotidiani eppure essenziali, quali l’acquisto dei pomodori al mercato. Cattura tutti. La passione con cui espone i Suoi concetti riempie la sala e il tempo vola. Si esce dal Teatro come da un incontro con un’amica, saggia e affettuosa.
A fine presentazione abbiamo incontrato l’autrice nonché psicologa delle Miss e l’abbiamo intervistata. Molto cordialmente ha risposto alle nostre domande:
Dottoressa Li Petri, da cosa nasce l’idea di “Autostima = Successo”?
Nasce dalla mia esperienza con le Miss. Qui in Italia arrivano le finaliste di Miss Universo e si organizzano i concorsi di Miss Reginetta D’Italia. Per tali concorsi ne ho curato la somministrazione dei TFA, e riferisco con piacere che, checché si dica di queste bellezze, sono tutt’altro che impreparate. Il livello intellettivo e di autostima di queste ragazze è davvero elevato. Ma un’indagine del genere non sarebbe stata completa senza una controparte maschile; ho così esaminato anche alcuni calciatori, altrettanti uomini di successo, riscontrando risultati speculari.
A tal proposito Le chiedo: crede che abbia “successo” solo chi diventa calciatore o miss? Insomma, chi si inserisce nel mondo dello spettacolo?
Assolutamente no, e anzi è un concetto che tengo a chiarire. Il mio libro ne parla diffusamente: in esso incoraggio i lettori a far qualcosa, qualunque cosa, con passione e lucidità d’intenti, fosse anche la preparazione di un semplice piatto di pasta. Fate quel che desiderate, e siatene soddisfatti!
Cosa consiglierebbe alle presenti generazioni di giovani, così schiacciate dalla crisi, così poco confidenti sul domani e su ciò che diventeranno?
Quello della crisi può essere un momento catartico per ognuno di noi. Liberarci dagli schemi di conservazione impostici dal Sistema (“lavora – acquista – conserva”), agire in modo tale che il lavoro in primis sia finalizzato al nostro tempo libero, che serva a noi stessi, e non al contrario, significa sconvolgere quel giro che ci vorrebbe stanchi e delusi da noi stessi”.
Si ringrazia D. Cangialosi per le foto.
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