Ai Quattro Canti di Città, a Palermo, sabato 7 dicembre, gli studenti siciliani si sono dati appuntamento per un flash mob contro le mafie; un modo per segnalare il percorso di protagonismo e di partecipazione delle scuole e delle università della Regione verso il 21 marzo 2020, Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie, che celebrerà i suoi 25 anni a Palermo.
Quando nel 1984 negli schermi tv di tutta Italia apparve la serie “La Piovra” ancora non era iniziato il “maxiprocesso” contro Cosa Nostra. L’immagine dell’animale marino tentacolare e simile a una piramide si è imposto come simbolo della mafia in Sicilia. Ecco perché hanno portato con loro ai Quattro Canti un simbolo, che utilizzeranno per la mobilitazione del 21 marzo in scuole e facoltà: un “polpo gigante”: per sequestrare e confiscare non solo i beni ai mafiosi, ma anche l’immaginario e lo stereotipo costruito intorno alla loro presenza.
Gli studenti e le studentesse intendono ribaltare i tanti stereotipi sulla Sicilia, come semplicemente una terra dove i mafiosi spadroneggiano e sono dappertutto. In piazza, il 21 marzo, vogliono invece portare l’orgoglio e la consapevolezza di un popolo che, per primo, si è ribellato e ha dato vita in tutto il Paese ad un grande movimento civile contro mafie e corruzione.
Nelle aule delle scuole e delle università, nelle per le strade siciliane, porteranno un polpo colorato, divertente e stilizzato; un polpo come immagine collegata al mare, alle radici del territorio – di chi non vuole lasciare il Sud e ci vuole restare per cambiarlo, attaccato come un polpo allo scoglio.
Non sono più le mafie a poter arrivare dappertutto, ma i cittadini impegnati per il cambiamento di questa terra: nelle scuole, nelle facoltà, nelle periferie, per le strade. Sono i giovani studenti a voler essere dappertutto verso e oltre questo 21 marzo.
Ogni tentacolo sarà attraversato da una parola di riferimento: memoria, impegno, dignità, giustizia sociale, cambiamento, cultura, futuro; ovvero dalle parole d’ordine che si intendono portare all’interno delle scuole e delle università.
“Altro, Altrove, Dappertutto. Studenti #versoil21marzo”