Intervenire prima che si crei una condizione di emergenza in ambito familiare, prevenendo le possibili cause di inadempienza genitoriale e le successive conseguenze psicologiche e sociali sui minori. Con queste premesse il Comune di Palermo ha reso pubblico l’avviso di manifestazione di interesse finalizzato all’individuazione di operatori economici per l’affidamento del servizio di sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini, inserito nel Programma di intervento e prevenzione dell’istituzionalizzazione (P.I.P.P.I.).
Sul Portale Appalti del Comune di Palermo è già possibile presentare telematicamente la propria candidatura, rivolta a Enti del Terzo Settore, con il fine ultimo di offrire un servizio più intenso dal punto di vista del supporto e prevedere un intervento più deciso sui minori e sulle famiglie.
«Esattamente come gli interventi sanitari, anche gli interventi sociali devono trovare esecuzione fin dalle fasi in cui il rischio di danno non è trascurabile al fine di agire tempestivamente ed evitare cronicizzazioni – spiega l’assessore alle Attività Sociali del Comune di Palermo, Rosi Pennino -. Finora, si può affermare che nei confronti dei minori, il servizio sociale ha agito sempre per fronteggiare le condizioni di emergenza o di abuso e maltrattamento esplicito. Col programma P.I.P.P.I., finalmente, si potrà intervenire prima che sia troppo tardi».
Nella fattispecie, l’obiettivo è quello di ridurre il rischio di allontanamento dei bambini e degli adolescenti dal proprio nucleo familiare, impostando una rete di attività programmatiche, condivise in assetto d’equipe multiprofessionale, che prevedano interventi di educativa domiciliare con le famiglie per sostenere i genitori, ottimizzare le loro competenze, rafforzare le relazioni genitori-figli e migliorare lo sviluppo dei bambini, anche attraverso il supporto alle attività scolastiche.
E ancora, l’organizzazione di gruppi di genitori e di bambini con incontri settimanali per lo svolgimento di attività di sostegno alla genitorialità, la collaborazione tra scuole, famiglie e servizi sociali e, infine, l’implementazione del concetto di “vicinanza solidale” con aiutanti volontari locali, parenti, amici, vicini che possano offrire un sostegno concreto alla famiglia target del progetto.