giovedì, 26 Dicembre 2024
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HomesocialeA Ballarò d'Autunno la performance dei minori stranieri non accompagnati di ItaStra

A Ballarò d’Autunno la performance dei minori stranieri non accompagnati di ItaStra

C’è il sogno di Maris di aprire in Italia un negozio tutto suo, così da poter portare anche nel Vecchio Continente la madre, lasciata al di là delle coste della Libia.
Ma c’è anche il ricordo drammatico di una traversata di otto giorni trascorsi ad urlare “perché si sperava che dietro quel buio e dietro quel nulla in tumulto, ci fosse qualcuno”. E due donne annegavano.“Un uomo urlava, guardava quei corpi, si batteva le mani”.

Ricordi e speranze dei minori non accompagnati, studenti della Scuola di Lingua italiano per Stranieri (ItaStra – Università di Palermo) saranno narrati durante “Palermo in tutte le lingue _ Ballarò d’Autunno 2015” .
La manifestazione, che partirà ufficialmente il 25 settembre, vedrà Ama, Amadou, Saikou, Kicolos, Rosemary, Sadikur e Khalifa alle prese con la loro prima performance del laboratorio di letture / narrazioni dopo lo sbarco: “Echi della lunga distanza. Laboratorio Uno. Letture dopo lo sbarco”.
L’appuntamento è per domenica 27 settembre, alle ore 19, in piazza San Giovanni decollato.
La lettura multimediale a più voci in tante lingue del mondo (compreso l’italiano) è il frutto di un laboratorio di movimento, traduzione e lettura condotto da docenti esperti di ItaStra con studenti minori e richiedenti asilo dei Sud del mondo che seguono i corsi della Scuola.

Con il coordinamento artistico del regista iracheno e narratore Yousif Latif Jaralla, i minori leggeranno brani di storie vere, autentiche e legate all’esperienza del viaggio per raggiungere le coste italiane. La recita, nella loro lingua madre, sarà accompagnata dalla musica di un violoncello e dalla proiezione di foto. Ritratti, momenti di studio e del lavoro per le riprese di Butterfly Trip, il documentario sulla loro vita, scorreranno su uno schermo insieme alla loro storia, scritta in lingua italiana.

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“La performance – spiegano Mari D’Agostino, direttore della Scuola, e Marcello Amoruso, referente per i progetti di inclusione linguistica minori non accompagnati – nasce dalla nostra scelta di unire alla programmazione dei corsi di italiano momenti laboratoriali in cui i minori si confrontano con linguaggi espressivi di diverso genere: dalla foto ai video, dal teatro alla lettura ad alta voce. Linguaggi utili per sviluppare il loro senso critico, la loro capacità di osservare e di osservarsi e per ridurre il senso di disorientamento, inevitabile dopo l’arrivo in una dimensione culturale estranea”.
Il laboratorio è stato condotto dalle docenti Chiara Tiranno, Laura Di Benedetto e Alessia Di Maria. Le foto sono state realizzate da Antonio Gervasi.

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