Mentre è sempre più chiaro come prevenzione e comportamenti responsabili siano la chiave per abbattere il numero dei contagi da Covid-19, continua l’azione di Medici Senza Frontiere (MSF) in Italia che, dopo aver supportato ospedali, medici di base, strutture per anziani, carceri e realtà sociali in diverse regioni d’Italia, si concentra oggi in decine di comunità vulnerabili dove molte persone vivono insieme, in condizioni precarie e con scarso accesso alle cure mediche, per questo particolarmente fragili di fronte al virus.
Nelle periferie urbane di Palermo, i team di MSF composti da medici, infermieri, logisti e promotori della salute, aiutano persone e comunità a proteggersi dal virus attraverso specifiche attenzioni nella loro vita quotidiana: come igienizzare aree comuni e oggetti personali, gestire lavanderie e rifiuti, utilizzare i dispositivi di protezione individuale e preparare soluzioni disinfettanti, cosa fare nel caso una persona della comunità risulti positiva e come assisterla evitando che il virus si propaghi.
“La gestione di una pandemia, soprattutto quando si teme un andamento ciclico con diverse ondate, richiede principalmente due azioni: una risposta capillare che coinvolga tutte le componenti della società, dalle autorità sanitarie alla popolazione, e un approccio basato sulla prevenzione – dichiara la dr.ssa Stella Egidi, referente medico di MSF – In questa fase, in cui i casi diminuiscono grazie agli sforzi di tutti, i team MSF stanno aiutando gruppi e comunità vulnerabili a proteggersi, formando quante più persone possibile per rafforzare la risposta sul territorio”.
A Palermo l’intervento di MSF si concentra sulle fasce ad alta marginalità, per supportare le autorità sanitarie nei contesti sociali più difficili da raggiungere e gestire. I team di MSF hanno formato e continuano a formare e supportare operatori e volontari di decine di organizzazioni che operano in ambulatori sociali, sportelli di orientamento lavorativo e legale, centri di ascolto, rifugi, mense sociali nei quartieri di Ballarò, Politeama, Zisa e Kalsa, per garantire la continuità di questi servizi in sicurezza.
Inoltre, su richiesta delle autorità sanitarie locali, MSF interviene nella gestione di focolai in Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) e in specifiche zone rosse istituite in città, oltre che per rafforzare le misure di prevenzione e controllo del Covid-19 in centri di accoglienza e in diversi altri luoghi che ospitano migranti, rifugiati o italiani senzatetto in città.
“Abbiamo offerto sessioni di formazione sull’utilizzo dei dispositivi di protezione, le procedure di sorveglianza sanitaria, la sanificazione dei materiali e degli ambienti a decine di volontari impegnati nel sociale per garantire che servizi come ambulatori, distribuzione di beni di prima necessità, mense e sportelli di orientamento, possano continuare in sicurezza anche nei mesi invernali – dichiara Elisa Galli, responsabile dei progetti di MSF in Sicilia – Il nostro intervento vuole contribuire a garantire che questi servizi fondamentali offerti alla popolazione più vulnerabile, tra cui senzatetto e migranti, non si interrompano a causa della pandemia”.
Un team di MSF è ancora in azione nelle Missioni Speranza e Carità di Biagio Conte che offre accoglienza in 4 strutture a Palermo, in particolare, nel centro in Via Decollati che ospita centinaia di persone. MSF ha fornito servizi di mediazione e di promozione della salute per informare gli ospiti delle Missioni sulla pandemia, le modalità di trasmissione e le misure di prevenzione così da ridurre il rischio di diffusione del contagio.