mercoledì, 27 Novembre 2024
spot_img
HomeSiciliaBeni Culturali, a Scicli riapre il Convento della Croce

Beni Culturali, a Scicli riapre il Convento della Croce

RISPARMIO ENERGETICO: PUBBLICATO IL BANDO PER INTERVENTI SU 95 SITI DELL’ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI

Domenica 26 luglio riaprirà al pubblico il sito archeologico del Convento della Croce a Scicli.

Il convento, che si trova attualmente all’interno del Parco archeologico di Kamarina e Cave di Ispica, offre una vista particolarmente suggestiva sull’area rupestre di Chiafura.

“Si tratta di un’area particolarmente suggestiva che offre una vista della città di Scicli e dell’area iblea particolarmente interessante. Il territorio su cui si trova il Convento francescano della Croce – dice l’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – l’area rupestre di Chiafura, la Fornace Penna, il paesaggio circostante, sono tutti luoghi particolarmente importanti sotto il profilo ambientale e storico-archeologico. Una visita a quelle che sono state spesso usate come ambientazioni degli episodi del Commissario Montalbano, è un modo certamente interessante per conoscere ancora meglio una parte della Sicilia che presenta caratteristiche paesaggistiche e storiche uniche. Il Convento della Croce proprio in questi mesi, per volontà del Governo Musumeci, è stato destinatario di un importante finanziamento che ne consentirà il restauro”.

Il sito sarà aperto al pubblico tutti i giorni dalle 8,30 alle 13,30 e dalle 15,00 alle 19,30 (con ultimo ingresso alle 19,00). La visita ha una durata di 30 minuti circa. Il costo del biglietto è di 4 euro, ridotto 2 euro.

Al fine di consentire il rispetto delle prescrizioni previste dal contenimento dell’emergenza Covid è consigliato effettuare la prenotazione on-line attraverso il sito https://youline.eu/laculturariparte.html.

RISPARMIO ENERGETICO: PUBBLICATO IL BANDO PER INTERVENTI SU 95 SITI DELL’ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI

È stato pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale della Regione il bando di gara per l’affidamento in finanza di progetto (Project financing) degli interventi per il miglioramento energetico di 95 tra siti e immobili ricadenti anche nelle aree archeologiche del Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.


Il bando – che andrà a scadere il 30 settembre prossimo e che prevede un impegno di spesa di circa 17 milioni di euro – costituisce un’azione fortemente innovativa e sfidante per la particolare portata degli interventi.

Il progetto, che sposa le linee guida sullo sviluppo sostenibile contenute nell’Agenda 2030, prevede una revisione del sistema energetico attualmente utilizzato con l’obiettivo di promuovere soluzioni a basso consumo di carbone e di risorse primarie con l’obiettivo di ridurre sensibilmente i consumi, migliorare la prestazione degli impianti e diminuire le emissioni di elementi inquinanti.

Il bando, che è stato predisposto dall’Assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità prevede interventi mirati e calibrati sulle singole strutture prese in esame avuto riguardo in particolare agli interventi di adeguamento e ristrutturazione, alla collocazione di impianti fotovoltaici, alla installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, agli impianti di regolazione e ottimizzazione dei flussi energetici e dei consumi, al controllo delle emissioni inquinanti; il tutto in una logica che tende a ridurre progressivamente le emissioni tossiche e i gas serra.
E’ previsto l’abbattimento annuo del 48 per cento del consumo energetico che passerà da sette milioni e mezzo a tre milioni e 900 mila chilowattora.


«In termini di inquinamento – ha dichiarato alcuni giorni fa il presidente della Regione Nello Musumeci – significherà immettere nell’aria oltre quattordicimila tonnellate di Co2 in meno. E’ come se piantassimo in Sicilia sessantamila alberi, creando un polmone verde a beneficio della nostra terra e delle future generazioni che potranno in tal modo vivere in un ambiente più salubre».

“L’intervento sui 95 siti del Dipartimento dei Beni culturali – sottolinea l’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – presenta un carattere fortemente innovativo e tende ad allineare l’amministrazione regionale agli standard energetici previsti dall’Agenda 2030 sulla sostenibilità ambientale. Si tratta di un intervento particolarmente impegnativo e fortemente voluto dal Governo Musumeci che comporterà una significativa riduzione dei consumi e delle emissioni di agenti inquinanti. Siamo davanti – aggiunge l’Assessore Samonà – a un intervento che assume particolare valenza in relazione alla tipicità e storicità dei luoghi su cui opererà; azioni che dovranno tenere conto della morfologia dei luoghi, della caratteristica dei siti e dell’impatto ambientale. Una sfida che renderà finalmente la Sicilia più moderna consentendo anche un significativo risparmio nei consumi”.


La durata dei lavori prevista è di 24 mesi dalla consegna. Il bando potrà essere consultato al sito lavoripubblici.sicilia.it/appaltitelematici.


CORRELATI

Ultimi inseriti