Avere appena 21 anni e raccontare la propria biografia e il senso dell’esistenza in musica. È una sfida positiva quella che la cantautrice e pianista Giulia Catuogno porterà domenica 18 gennaio alle 22 al Palab in piazzetta del Fondaco (accanto la questura – zona Ballarò) con il suo spettacolo intitolato “La kultura della vita”.
Uno show che, ricalcando la forma del teatro canzone – tra musica e parole – sceglie di parlare di una cultura con la “k”, o, per meglio dire, di una cultura che non consiste soltanto in ciò che viene imposto e catalogato come tale, ma nel modo in cui le persone scelgono di vivere la propria vita, nei loro valori e ideali.
“La kultura della vita” è uno spettacolo che parla, appunto, dell’esistenza, così come la musica di Giulia che – tra ironia, dolcezza e denuncia – sceglie le cose reali, la vita vera. La sua vita.
In scaletta non solo brani inediti di Giulia, ma anche riarrangiamenti da autori che hanno fatto e fanno la storia della musica italiana, come Lucio Dalla e Max Gazzè.
Insieme a Giulia Catuogno, sul palco ci sarà anche la violinista Miriam Alasia.
«Tutte le mie canzoni – racconta Giulia Catuogno – hanno un loro ruolo. Niente è lasciato al caso, niente è inutile. È musica che viene dal cuore, perché scrivere è un’esigenza del cuore, non un capriccio della vanità. Questa è musica che vuol farsi sentire. Dire la sua. Senza fronzoli e fronzoletti. Una poesia sincera. Per voi. Che è la vita che volete sentirvi raccontare. Senza darsi troppe arie».
L’ingresso costa 5 euro, previo tesseramento sul sito www.palab.it