Lo scorso 6 maggio, si sono riaperti i termini per l’edizione 2020 del concorso del FAI – Fondo Ambiente Italiano – “I luoghi del cuore” e, tra i monumenti candidati a Palermo, c’è il Ponte Ammiraglio ed un altro luogo della città, forse meno conosciuto, ma di straordinaria bellezza, che è Villa Napoli col suo Giardino. Ma la lista dei beni della nostra città, da riprendere e tutelare, non finisce qua.
Nel frattempo, nonostante il lockdown dovuto all’emergenza sanitaria da Covid-19, sono ripresi i tavoli tecnici, anche in base all’esito del precedente concorso, ed ecco che “Riparte l’Oreto“. Il fiume palermitano, infatti, lo scorso anno si è classificato al 2° posto nella nona edizione del concorso aggiudicandosi i fondi FAI per la sua riqualificazione. Le associazioni del Comitato Promotore per il contratto di Fiume; Sabrina Milone, Capo Delegazione FAI Palermo; Paolo Caracausi, Presidente della III Commissione “Ambiente” del Consiglio Comunale; il videomaker Igor D’India, continuano a portare avanti il progetto e, nei giorni scorsi, hanno preso parte ad una riunione convocata dal Consigliere comunale Caracausi.
Tra le novità emerse da quest’ultimo incontro, il prossimo venerdì con l’Assessore Regionale all’Ambiente Toto Cordaro, avrà luogo una nuova riunione con i Sindaci di Altofonte, Monreale e Palermo, l’Autorità di Bacino, gli Enti interessati e i rappresentanti del FAI, in quanto, il progetto presentato dagli architetti Castellese e Favitta, lo scorso 29 gennaio, ha ottenuto riscontri positivi dalle Amministrazioni comunali coinvolte. Inoltre, gli architetti del Comune di Palermo, Sarta e Liuzzo, procedono con la fase esecutiva del Progetto per quanto concerne il “Bando connesso alla misura 6.5 Po-Fesr”, ammesso al finanziamento: i 6 milioni del bando si utilizzeranno per l’area tra la foce del Fiume e il Ponte Corleone.
A sua volta, la Foce sarà oggetto di un ulteriore progetto, in fase di elaborazione, che gli architetti intendono presentare per un altro Bando con scadenza il prossimo giugno.
Da non dimenticare, infine, l’attività del Comitato Promotore per il contratto di Fiume che abbraccia ambiente ed arte, e che proporrà un’estemporanea che interesserà proprio la foce dell’Oreto, la zona del Fiumelato e del fiume Sant’Elia. L’iniziativa coinvolgerà pittori, disegnatori, fotografi, poeti e musicisti, uniti nell’intento della rinascita di questi luoghi.
AGGIORNAMENTO al 16 giugno…
Approvato il finanziamento per il progetto “ZSC ITA020012 Valle del Fiume Oreto – Sentiero Natura ed Interventi Manutentivi”, che è stato appunto ammesso al finanziamento per 5.612.000 euro per il recupero del tratto urbano del Fiume Oreto, ovvero dal ponte Corleone alla sua foce.
Alcuni dei siti candidati a Palermo per I luoghi del cuore FAI 2020 sono: il Ponte dell’Ammiraglio, la Villa Di Napoli (o Villa Napoli) e il suo giardino, il Parco Tindari, il Giardino Inglese, recentemente dedicato a Piersanti Mattarella; ma per conoscere l’elenco completo basta consultare il sito web del FAI
Tutte le info su iluoghidelcuore.it
Il censimento dei Luoghi del Cuore è un progetto promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo che consente a chiunque voglia di votare i beni che si amano e che si vogliono salvare dal degrado e dall’indifferenza. E, con un semplice click, si potrà contribuire a salvare il nostro patrimonio.
Quest’anno il censimento si arricchisce di due classifiche speciali. La prima dedicata all’“Italia sopra i 600 metri”, cioè a luoghi che appartengono alle aree interne montane del Paese, di cui la Fondazione si sta occupando anche attraverso il Progetto Alpe, e che coprono da sole il 54% del territorio nazionale: zone che sono diventate la periferia del Paese, in sofferenza per la carenza di servizi e infrastrutture che rende le condizioni di vita più difficili, ma anche contraddistinte da una bellezza indiscutibile, spesso intatta e dominata dalla natura, in cui vivono comunità di cui riscoprire la storia, le tradizioni e il potenziale.
La seconda è relativa ai “Luoghi storici della salute”, beni architettonici che hanno radici profonde nel nostro passato, e che oggi, a fronte dell’emergenza sanitaria, sono divenuti valorosi presidi a tutela di tutti noi; luoghi che raccontano quanto il benessere di corpo e mente abbia radici antiche nel nostro Paese e una tradizione secolare che spazia dalle terme romane alle farmacie storiche, dagli ospedali nati nel Rinascimento ai padiglioni di fine ‘800 e inizio Novecento, oggi più che mai in funzione grazie all’instancabile prodigarsi dei medici e del personale paramedico per far fronte all’epidemia.
I luoghi più votati verranno premiati, a fronte della presentazione di un progetto concreto: 50.000 euro, 40.000 euro e 30.000 euro saranno assegnati rispettivamente al primo, secondo e terzo classificato, mentre il luogo più votato via web diventerà protagonista di un video, storytelling o promozionale, realizzato a cura della Fondazione. Per i vincitori delle due classifiche speciali sono in palio complessivamente 20.000 euro. FAI e Intesa Sanpaolo, dopo la pubblicazione dei risultati, lanceranno inoltre il consueto bando per la selezione degli interventi in base al quale tutti i proprietari (pubblici o non profit) e i portatori di interesse dei luoghi che hanno ottenuto almeno 2.000 voti potranno presentare alla Fondazione una richiesta di restauro, valorizzazione o istruttoria sulla base di specifici progetti d’azione.