lunedì, 23 Dicembre 2024
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La politica ai tempi del Coronavirus

I nostri Governanti non sanno far altro che litigare, ma per il bene di chi?

La politica, in un momento così drammatico come quello che gli esseri umani stanno attualmente vivendo, ovvero i vari politicanti del globo come si stanno comportando?

In qualche paese, come ad esempio il Portogallo, l’opposizione si è messa a disposizione del loro premier, dicendo a chiare lettere che in questo momento non ci sono forze di governo e forze di opposizione ma solamente forze al servizio del bene dei loro concittadini.

In altri paesi, attualmente le forze di opposizione hanno abbassato i toni per contrastare le forze al governo e in parte si sono affidati al loro premier.

Tutti e dico tutti i governanti, avevano preso sottogamba il problema della diffusione del Covid-19, chi più chi meno era convinto che nel proprio paese questo virus non sarebbe mai arrivato. Addirittura qualche alta carica del nostro Stato supportato da qualche grande virologo “star” si erano spinti a farci credere che si trattava di una banale “influenza”, tipo quella stagionale.

Ma cazzarola avevano gli occhi foderati di prosciutto e le orecchie con il cerume? L’esperienza della Cina e dei paesi limitrofi non doveva essere il campanello d’allarme?

Ritengo, pur non essendo virologo, che se si fossero presi prima gli stessi provvedimenti che poi sono stati adottati in Cina, appunto il lockdown, molti contagi e di conseguenza molti morti si sarebbero sicuramente evitati.

Poi si è arrivati all’assurdo, addirittura alcuni premier si auguravano che i loro connazionali fossero infettati per poi maturare “l’immunità di gregge”. Però ad uno di questi gli è andata male ed è stato uno dei primi ad essere infettato e finire in ospedale. Fortuna sua, stranamente, è guarito in poco tempo. Ribadisco stranamente perché non capisco come i tempi per la guarigione dei comuni mortali, che hanno la fortuna di guarire, siano lunghissimi. Boh! Mistero.

Un altro capo di Stato, addirittura ha minimizzato la cosa ed adesso il suo paese è tra il più alto numero di contagiati. Non sarà stato contagiato dal Covid-19 ma sicuramente qualche strana e sconosciuta malattia che colpisce l’encefalo l’avrà beccata, visto che ha invitato i suoi connazionali a bere o a iniettarsi del comune disinfettante per prevenire il contagio e uccidere il virus. Ah, forse ho interpretato male le sue parole, visto che dopo qualche giorno ha smentito quanto precedentemente affermato. Purtroppo, le cronache riportano che alcuni dei suoi connazionali, avendo fiducia nell’uomo a capo del Paese, aveva seguito il suo invito, con conseguenze gravi ed effetti nefasti.

Altri paesi, che invece si sono fatti trovare preparati, hanno gestito meglio l’emergenza ed hanno avuto un basso numero di contagi e quindi meno morti.

E nel nostro bel paese?

A parte la gaffe dovuta all’ignoranza di alcuni politici di casa nostra che non sanno che quello che chiamano “vairus” e non virus è una parola latina e non americana. Per il resto meglio stendere un pelo pietoso, si non avete letto male ho scritto proprio pelo e non velo per rimarcare maggiormente i contrasti.

Ma dico: in un momento così particolare in cui tanti cittadini sono stati colpiti dal virus, da non dimenticare che alcuni di questi ohimè non ci sono più, e con la paura che il numero sia dei morti sia dei contagiati possa aumentare, come possono alcune forze politiche, attaccare il Governo a testa bassa? Personalmente li ritengo degli irresponsabili.

E che ca..o, ma siate collaborativi, siate propositivi. Sarei curioso di sapere da loro cosa avrebbero fatto se fossero stati al posto dell’attuale governo cosa avrebbero fatto.

Prendere certe decisioni non è stato facile per nessuno, si corre il rischio di combinare maggiori danni. Certo, si sarebbe potuto fare meglio e prima ma la situazione è drammatica.

Dall’altro lato, perché il Governo non presta maggiore attenzione a ciò che dice quella parte di opposizione ragionevole?

Molti hanno perso il lavoro e tanti altri non sanno più come sbarcare il lunario. Qualcuno addirittura, per la disperazione, si dice pronto a correre dei rischi pur di tornare a lavorare. Io dico van bene, se tu vuoi correre dei rischi sono cavoli tuoi, ma caro signor mio il fatto è che li corri solo tu ma li fai correre pure a gente innocente.

Tutti siamo stressati dallo stare rinchiusi in casa. Ma caro signor mio, vorrei farti notare che c’è chi rispettando la regola #iostoacasa, non guadagna e non ha nessun sostentamento economico, vedi gli ambulanti, i giornalisti freelance e tanti altri; c’è chi ha bambini a casa da gestire; ci sono le persone anziane e quelle che vivono da sole che si sono ritrovati abbandonati.

A proposito di unità, ieri Papa Francesco, nella Messa che celebre ogni mattina a Santa Marta, ha lanciato un appello ai politici: “Preghiamo oggi per i governanti, che hanno la responsabilità di prendersi cura dei loro popoli in questi momenti di crisi. I capi di stato, i presidenti dei i governi, legislatori, sindaci presidenti delle regioni, perché il Signore li aiuti e gli dia forza perché il loro lavoro non è facile. Quando ci sono differenze tra loro, capiscano che nei momenti di crisi devono essere molto uniti per il bene del popolo dato che l’unità è superiore al conflitto. Ci possono essere tante crisi, in famiglia, nel lavoro, nel mondo, il Signore ci dia la forza nei momenti di crisi di non vendere la fede. Tutti nella vita abbiamo avuto momenti di crisi e anche questa pandemia è un momento di crisi sociale”.

Subito dopo, il pontefice ha citato un detto argentino: “Non si cambia il cavallo mentre si guada un fiume” (a buon intenditore poche parole) …

Appello simile ha anche fatto, qualche giorno fa, il nostro amato Presidente della Repubblica.

Nel mio piccolo suggerirei a tutti i politici di casa nostra che non è il momento di creare problemi, anzi è il momento di essere tutti uniti per perseguire il bene comune. E’ necessario che ricordiate che molti di voi, soprattutto senatori e deputati, non sono stati eletti dal popolo bensì siete stati imposti dai vostri partiti. Voi politici rappresentate a vari livelli il popolo sovrano, siete ben pagati con i soldi del popolo e quindi siete tenuti, anzi obbligati, a servire l’Italia e tutti gli italiani mettendo da parte gli interessi personali, partitici e/o lobbistici.

A questo punto, nel mio piccolo, mi sento in dovere di fare un appello a tutti noi, care italiane e cari italiani dobbiamo stringere i denti ed essere fiduciosi, questa situazione non potrà durare per sempre, piano piano torneremo alle nostre vecchie abitudini, ma nulla sarà come prima, dovremo dimostrare di essere più maturi.

Spero che questa terribile esperienza abbia forgiato e rafforzato maggiormente in noi la consapevolezza che nella vita non bisogna essere né menefreghisti né egoisti.

Una buona dose di altruismo e positivismo non fa mai male.

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