La crisi delle attività produttive, il rapporto con i cittadini e soprattutto la “incomprensibile scelta” di permettere la ripresa del gioco, sono i passi di una lettera che il sindaco Leoluca Orlando, insieme ad altri sindaci e Presidenti di Provincia italiani, ha inviato al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
“La prolungata, indispensabile, chiusura di tutte le attività economiche e la faticosa e dolorosa rinuncia agli stessi rapporti sociali che abbiamo dovuto imporre – spiega Orlando – inizia a farsi sentire in tutta la sua durezza. In tutti questi giorni siamo stati alleati fra Comuni e Governo nel combattere un’emergenza sanitaria drammatica. Motivo in più per sentire tutta la responsabilità di proteggere per quanto ci è possibile i nostri cittadini”.
“Proprio per questo – si legge nella nota collettiva – ci duole dover sottolineare che non comprendiamo in alcun modo come si possa permettere di riaprire il gioco lecito con vincita in denaro mentre si tengono chiusi, per comprensibili motivi che non vogliamo qui sindacare, esercizi commerciali, botteghe di artigiani, sedi di associazioni di volontariato, i parchi giochi per i bambini”.
“C’è una parte del Paese – proseguono i Sindaci -che annaspando perché gli è stata preclusa la possibilità di riprendere il lavoro, e ci sono famiglie in situazioni critiche, cui tra l’altro non vorremmo si aggiungesse anche il dramma della ludopatia. Se, come Lei afferma, noi siamo le sentinelle del Governo, da sentinelle non possiamo che dirLe che questa scelta è un errore, che non sarà compresa, se non come il tentativo dello Stato di fare cassa, spesso a discapito dei più deboli”.