“Siamo assolutamente contrari al decreto allo studio della Regione siciliana che dovrebbe prevedere la drastica riduzione del 75% dei servizi di Trasporto pubblico locale urbano”. Cosi i sindacati dei Trasporti di Amat, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Cobas e Orsa Tpl, commentano le indiscrezioni sul decreto regionale che ipotizzerebbe il taglio delle linee urbane ed extraurbane.
“Riteniamo che l’eventuale provvedimento pensato dall’assessorato regionale ai Trasporti, sia controproducente per il contenimento del rischio del contagio dal COVID-19, infatti nelle poche vetture di Amat che a Palermo sarebbero in circolazione, solo il 25% del parco mezzi, sarebbe impossibile far rispettare le distanze raccomandate dai protocolli sanitari per frenare il contagio. Cosi si metterebbero a rischio lavoratori e passeggeri”.
Da qui, aggiungono i sindacati di categoria, “una soluzione sarebbe paradossalmente invece la massima messa in funzione di ogni mezzo disponibile per consentire di ripartire quanto più possibile in diversi autobus gli eventuali afflussi d’utenza.
Con la scelta di ridurre i mezzi, inoltre non viene preso in considerazione l’ulteriore aggravio socio-economico che si riverserebbe sui dipendenti Amat e su quella fascia di lavoratori che, nonostante l’emergenza sanitaria, perché operanti in servizi essenziali lavorano ancora, e che si vedrebbero tagliare le corse dei bus con tutte le difficoltà conseguenti nel raggiungere il proprio posto di lavoro.
La drastica riduzione dei servizi, di certo risulterebbe funzionale solo ad alleggerire le competenze sui trasferimenti di legge dovuti alle aziende del settore TPL” concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Cobas e Orsa Tpl.