“La Politica ha risposto picche ad interessi affaristici”, ed il Comune di Palermo sarà Parte civile. Questo il commento del Primo Cittadino alla notizia degli arresti per corruzione che hanno coinvolto due consiglieri comunali di maggioranza ed altri dipendenti, sempre del Comune, insieme ad alcuni professionisti. “Questa vicenda – prosegue il Sindaco Leoluca Orlando – dimostra il primato della politica e dimostra la separazione fra indirizzo politico e attività amministrativa. In questo caso specifico, di fronte a richieste private di modificare il PRG, la politica ha risposto picche. Siamo di fronte ad una scelta politica della Giunta prima e del Consiglio comunale dopo che hanno negato le modifiche al PRG perché pensano che quelle aree debbano essere utilizzate per edilizia popolare e non per edilizia privata. Questa vicenda getta luce e non ombre sull’amministrazione, proprio perché è evidente e certificato che l’Amministrazione si è opposta all’operazione che è oggi motivo degli arresti”.
Queste le parole del Sindaco Leoluca Orlando durante la conferenza stampa tenutasi stamattina in merito all’indagine giudiziaria che coinvolge consiglieri e dipendenti comunali, ricordando che in merito ai programmi costruttivi oggetto dell’indagine una specifica riunione di Giunta comunale e poi una con le forze consiliari di maggioranza si svolge per esprimere il parere negativo del Sindaco e della Giunta.
I provvedimenti furono poi effettivamente respinti dal Consiglio comunale con voto a maggioranza.
Il Sindaco ha comunicato di aver dato disposizione stamattina al Segretario generale di avviare le procedure previste dal contratto per l’applicazione delle misure cautelari previste nei confronti dei dipendenti indagati e di aver dato disposizione all’Avvocatura comunale di predisporre quanto necessario per la costituzione di Parte
civile nei confronti di tutti gli indagati.
“C’è un elemento inquietante che emerge dall’indagine giudiziaria che coinvolge consiglieri e dipendenti comunali: mentre il Consiglio comunale e la cittadinanza attendono da mesi, se non da anni, la redazione di un nuovo Piano regolatore da discutere e approvare in Consiglio con trasparenza e nel rispetto di regole democratiche, altri, a quanto pare per interessi del tutto personali, hanno avuto accesso a documenti in solitaria e ciò getta ombre su quanto effettivamente “segreta“ sia questa elaborazione. Un Piano regolatore moderno e trasparente, frutto del lavoro e del confronto politico dell’intero Consiglio Comunale, è di sicuro il principale antidoto a comportamenti irregolari e alle tentazioni di piegarlo ad interessi criminali di ogni tipo. La città di Palermo ha bisogno di un PRG che raccolga le voci delle categorie interessate ed ha bisogno di averlo in tempi estremamente rapidi.
Per troppe volte Orlando e i suoi gli Assessori hanno preannunciato l’invio di questo piano, ma sistematicamente lo hanno disatteso. Se non vuole apparire complice in ragione della poca trasparenza, Orlando, che comunque ha una oggettiva responsabilità in quanto al vertice della Giunta, venga in Consiglio con i suoi assessori e con un sussulto di orgoglio sappia assumersi le sue non certo lievi responsabilità politiche. Per quanto ci riguarda non possiamo assistere inerti a quanto accaduto e assumeremo ogni necessaria iniziativa che porti al ripristino della legalità e della democrazia”. Lo ha dichiarato Marianna Caronia, consigliere comunale e deputato regionale della Lega, commentando la vicenda degli arresti di Consiglieri comunali, funzionari comunali ed imprenditori.
Sugli arresti di oggi a Palermo, ecco quanto detto dall’Assemblea di Sinistra Comune: “Noi sempre in prima linea per impedire speculazioni. Necessarie misure di vigilanza e anticorruzione. La notizia dell’arresto di alcuni funzionari comunali, dei Capigruppo del PD e di Italia Viva, nell’ambito di una inchiesta sui cosiddetti “programmi costruttivi” – proseguono i Consiglieri di SC – pone sulla maggioranza, al di là delle eventuali responsabilità penali che saranno accertate dalla magistratura, l’onere di una profonda riflessione sul futuro di questa esperienza amministrativa. Rivendichiamo politicamente il ruolo della nostra forza politica che, in modo esplicito e in tutte le sedi istituzionali, ha lavorato per impedire l’operazione speculativa. Riteniamo, infine, che sia necessario rilanciare la centralità di adeguate misure di vigilanza e anticorruzione nell’attività politica e amministrativa”.
Sul terremoto giudiziario in consiglio comunale a Palermo, sono intervenuti anche Candiani e Gelarda (Lega). “Orlando si presenti immediatamente in aula a riferire – dicono i Consiglieri -. In merito al terremoto che si è abbattuto sul comune di Palermo, con gli arresti di alcuni funzionari e di alcuni consiglieri comunali, la Lega chiede che si faccia la massima chiarezza, e la massima pulizia”. Il commissario della Lega in Sicilia, Stefano Candiani, insieme al capogruppo a Sala delle lapidi, Igor Gelarda, aggiungono: “Se dovesse essere confermato che c’è del marcio, va sradicato in maniera netta e totale. Intanto chiediamo la convocazione di una seduta di consiglio comunale straordinaria affinché il sindaco Orlando, insieme all’assessore all’edilizia privata Emilio Arcuri, si presentino in aula a riferire su questa gravissima vicenda. Massima fiducia nell’operato della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Magistratura. Palermo, già vittima di una cattiva gestione politica, non può subire anche l’umiliazione di chi cerca di speculare su di una città fortemente ferita. La Lega – concludono i due esponenti del Carroccio – vuole chiarezza, ed i palermitani vogliono chiarezza”.
“Un plauso al lavoro delle forze dell’ordine, siamo fiduciosi che la magistratura chiarirà ogni dettaglio sull’operato di questo presunto comitato d’affari, sono inchieste che confermano quanto la corruzione sia ancora una piaga. La nostra Palermo subisce così, un ennesimo grave colpo all’immagine. E’ solo con un’amministrazione che agisce nella legalità, che si può davvero avviare lo sviluppo”. Cosi Leonardo La Piana, segretario generale Cisl Palermo Trapani dopo aver appreso degli arresti di oggi di imprenditori edili, dirigenti e consiglieri comunali di Palermo nell’ambito dell’operazione condotta dalla Procura di Palermo che ha contestato i reati di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, corruzione per l’esercizio della funzione e falso ideologico in atto pubblico. “Giusto che si faccia chiarezza e chi ha sbagliato paghi – prosegue La Piana – ma queste inchieste fanno emergere la necessità che si avvii un ragionamento complessivo sul funzionamento della Pubblica Amministrazione, ponendo un accento ancora più marcato sul controllo delle procedure burocratiche, che regolano le principali attività delle amministrazioni e che devono essere tutte svolte nel segno della legalità e della trasparenza. Anche la politica deve interrogarsi sulle proprie responsabilità perché ha un ruolo fondamentale – conclude il Segretario – come sindacato ribadiamo da sempre che la battaglia all’illegalità e corruzione, è fondamentale per avviare il rilancio di questa città, per garantire ai nostri giovani un futuro nella propria terra”.
AGGIORNAMENTI:
Nel frattempo il neo assessore Emilio Arcuri fa un passo indietro. “Confermo pieno sostegno ed ogni ulteriore collaborazione all’attività degli organi inquirenti perché si faccia piena luce su ogni ipotesi di comportamento illecito a danno della città e del programma dell’Amministrazione comunale. Ho sentito Emilio Arcuri che mi ha manifestato la sua disponibilità a non ricoprire incarichi nella Giunta comunale, in questa fase delicata ed anche per consentire a lui stesso e agli Organi inquirenti di fare piena luce. Ho apprezzato tale disponibilità e comunico pertanto che nei prossimi giorni provvederò alla designazione del terzo nuovo assessore della Giunta”. Lo ha dichiarato il Sindaco Leoluca Orlando.
A seguito dei provvedimenti adottati dalla Magistratura nei confronti dei consiglieri comunali Lo Cascio e Terrani, il Prefetto di Palermo ha comunicato al Comune l’avvenuta sospensione dei due, ai sensi di legge.
Il Segretario Generale ed il Presidente del Consiglio comunale stanno quindi valutando i tempi dei provvedimenti successivi e conseguenti per la surroga temporanea. Le prime dei non eletti sono le signore Milena Gentile, che aveva riportato 1103 voti nella lista “Democratici e Popolari” e Claudia Rini che aveva riportato 1090 voti nella lista “Movimento 139”.