Si sono schiuse le uova e sono nate le tartarughe del primo nido di Capo San Marco a Sciacca. Non più di una settimana fa il WWF Sicilia Area Mediterranea aveva organizzato proprio lì un incontro per prepararsi alla schiusa delle uova che si attendeva in questi giorni. C’erano Giuseppe Mazzotta, Maria Licata e Giuseppe Claudio Giannone a rappresentare WWF, Ripartizione Faunistica e Guardia Costiera.
Successivamente, allertati dal proprietario dello stabilimento balneare AloHa in località San Marco di Sciacca, i volontari del Progetto Tartarughe del WWF hanno liberato in mare una quindicina di tartarughine raccolte in spiaggia.
Proprio Enzo Fazio, titolare dell’AloHa, ha contattato il WWF per avvisare che qualcosa stava accadendo: trovava piccole tartarughe davanti al suo stabilimento, ma non capiva da dove provenivano.
I volontari del WWF si sono immediatamente recati sul posto ed, effettuate le necessarie ricognizioni, hanno appurato che le tartarughine provenivano dallo covata dello scorso 10 luglio. Così, hanno subito messo in sicurezza l’area e creato un corridoio provvisorio di fuga verso il mare.
Le tartarughine, infatti, sono attratte dalle luci perché, essendo animali primordiali, avrebbero dovuto trovare le luna e le stelle ad indicare loro la strada della vita nel mare. Invece le luci della nostra civiltà disorienta queste creature che, per fortuna, hanno trovato volontari e sostenitori ad aiutarle.
Il nido da cui sono uscite le tartarughine è stato messo in sicurezza provvisoriamente e ora si attende una sistemazione più adeguata da parte degli operatori del progetto europeo EuroTurtles e dell’ispezione con la Ripartizione Faunistica e la Guardia Costiera.
È qui, a Capo San Marco di Sciacca, che da anni vengono a nidificare le tartarughe marine ed è qui ancora che si è ripetuto il miracolo che la natura ha offerto a Sciacca e alla sua comunità.
I volontari del WWF nei prossimi giorni vigileranno che eventuali nuove tartarughine non riscontrino disagi per raggiungere il mare.