Spettacolo allo stato puro, adrenalina a mille, emozioni da vedere e raccontare. E’ il Giro podistico di Castelbuono che ieri ha regalato una delle più belle e incerte edizioni degli ultimi anni. A vincere in uno sprint d’altri tempi è stato l’etiope Worku Tadesse giovanissimo neanche 17 anni, medaglia d’argento ai Mondiali di Cross under 20 di Aarhus, ultima scoperta della scuderia di Gianni Demadonna. Per lo junior etiope il tempo di 34’ 33. Stesso tempo per il norvegese Moen, commovente il suo finale di gara è riuscito a superare l’ugandese Chemutai (terzo a ruota in 34’ 35) e si è lanciato invano verso l’etiope che ha vinto a braccia alzate. La gara, in pratica l’hanno fatta loro. Dieci giri per un totale di 11 km e 340 metri nel catino di Castelbuono con lo spettacolare passaggio attorno alla fontana e la “terribile” salita di Mario Levante.
Dopo i primi giri di studio, il gruppone si è andato via via scremando con salite e discese che hanno fatto una sorta di selezione naturale. E così l’altro ugandese Oscar Chelimo si è dovuto accontentare del quarto posto e Onespore Nzikwinkunda (Burundi) vincitore della scorso anno, quinto. Primo degli italiani è stato Daniele Meucci prossimo ai mondiali di Doha è giunto settimo, con il tempo di 35’ 34.
Primo dei siciliani uno spumeggiante Vincenzo Agnello (Casone Noceto), quindicesimo nella classifica generale. Dietro di lui il campione italiano di maratona Alessio Terrasi (Parco Alpi Apuane). “Sono felice di questa vittoria – le prime parole di Tadesse dopo aver tagliato il traguardo – non ci credo ancora. Sono rimasto estasiato dal pubblico che ci ha incitati dal primo all’ultimo minuto. Stavo bene ma vedevo che i miei avversari non mollavano e allora ho cercato di spingere di più ed è andata bene. Un leone il norvegese Moen felice malgrado una sconfitta sul filo di lana che brucia un po’: Bella gara, spettacolare, ho dato il massimo e ho sfiorato la vittoria, ho sofferto un pò le salite quando il caldo si è fatto sentire maggiormente, poi ho tentato di recuperare sui due atleti ma non è andata come speravo”.
La giornata di gare si era aperta con l’esibizione degli atleti con disabilità intellettiva relazionale, in rappresentanza della FISDIR Sicilia che hanno effettuato il giro del percorso. Gli atleti sono arrivati da Partinico, Siracusa, Vittoria e Ravanusa, in rappresentanza di quattro province siciliane.
Successivamente la gara vintage che ha fermato gli orologi ai tempi che furono. Amatori con completini d’epoca si sono sfidati in quattro giri del percorso storico con la vittoria che è andata a Calogero di Gioia, seguito da Giancarlo La Greca e da Enzo Gianninoto. Momenti di tensione per un grave malore che a fine gara ha colpito il trapanese Pietro Spanò accasciatosi a terra con un arresto cardiaco. Tempestivo e determinante l’intervento dei sanitari, l’uomo è stato defibrillato, dopo un lungo massaggio cardiaco e ha ripreso conoscenza. Trasportato all’ospedale San Raffaele Giglio è stato sottoposto a coronarografia e poi a terapia intensiva.
Nel lungo pomeriggio di Castelbuono sipario anche per le categorie giovanili con il Trofeo delle Province che ha visto sfidarsi le rappresentative di otto delle nove province siciliane. Tra i Ragazzi vittoria della rappresentativa di Siracusa, seguita da Messina e Trapani. Tra le Ragazze successo di Siracusa, seguita da Palermo e Massina. Nei Cadetti la vittoria è andata alla rappresentativa di Palermo, seguita da Siracusa e Trapani. Infine le Cadette con il podio: Palermo, Catania, Trapani.
Classifica del 94° Giro podistico Internazionale di Castelbuono
- Worku Tadesse (Etiopia) 34’33
- Sondre Nordstad Moen (Norvegia) 34’33
- Albert Chemutai (Uganda) 34’35
- Oscar Chelimo (Uganda) 34’49
- Onespore NzikwinKunda (Burundi) 35’14
- Feliciene Muithira (Ruanda) 35’30
- Daniele Meucci (Italia) 35’35
- Iske Twelde (Eritra) 36’00
- Stefano La Rosa (Italia – Carabinieri) 36’09
- Ahmed El Mazoury (Casone Noceto) 36’12