A Palermo è stata deturpata la targa in memoria di Peppino Impastato che si trova proprio nella villetta a lui dedicata, tra le vie Paladini e Calandrucci, nel cuore del quartiere San Giovanni Apostolo (ex Cep). Il Presidente della VI Circoscrizione, Michele Maraventano, ha indetto infatti una speciale seduta di Consiglio circoscrizionale proprio sul luogo dove è avvenuto il fatto, e alla quale ha partecipato anche la Terza Commissione al comune di Palermo.
“É bene che tutti sappiano che non ci arrenderemo e che continueremo in questo quartiere la nostra lotta per la legalità e contro ogni infamia che sia di stampo mafioso o di semplice atto vandalico. Sono veramente indignato ma non scoraggiato”, è quanto scrive in una nota il consigliere Massimo Giaconia.
“Condanniamo fermamente il danneggiamento della targa in memoria di Peppino Impastato, inaugurata appena il giorno prima del fatto, al Cep, e per questo, come Terza commissione del consiglio comunale di Palermo, abbiamo preso l’impegno di donarne una nuova”, ha dichiarato il presidente della commissione Paolo Caracausi.
“La Terza commissione – continua Caracausi – ha preso parte anche alla cerimonia di deposizione della targa, su invito della Sesta circoscrizione, e l’indomani siamo tornati nella villetta per manifestare la nostra amarezza per un atto vandalico inconcepibile. Speriamo si tratti solo di una bravata e non di un messaggio alla città e alle istituzioni, ma è chiaro che serve un cambio culturale. La nuova targa andrà collocata al più presto, non possiamo darla vinta a chi vuole fare del Cep un quartiere ghetto: per questo abbiamo già chiesto al vicesindaco Fabio Giambrone e all’assessore Giusto Catania che la villetta diventi un luogo di aggregazione, dedicato a manifestazioni sportive e culturali per dare ai giovani, e non solo, il chiaro segnale che le cose possono e devono cambiare”.
“Un brutto segnale per il quartiere. Per questa ragione continuerò il mio impegno nella scuola Giuliana Saladino. La distruzione della targa nel giardino Peppino Impastato al Cep è un gesto che impone la moltiplicazione degli sforzi per chi continua a credere che bisogna investire nella trasformazione della società. A seguito di questo sfregio, ho assunto la mia decisione di continuare a fare il dirigente scolastico al Cep, malgrado dal prossimo anno scolastico possa chiedere il trasferimento o, a seguito della nomina ad assessore, andare in aspettativa”. A commentare con queste parole, Giusto Catania, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Giuliana Saladino che, da tre mesi, è anche assessore all’Urbanistica e all’Ambiente del Comune di Palermo.
“Peppino Impastato – prosegue Giusto Catania – col suo impegno militante, ha dimostrato che è possibile cambiare il futuro e che i destini umani non sono immodificabili. Davanti a certi gesti infami bisogna decidere come continuare il proprio impegno. E tutte le istituzioni devono continuare ad investire nella riqualificazione degli spazi urbani, lo sforzo che è stato fatto negli ultimi anni deve continuare anche per il futuro. Ecco perché – conclude – in un quartiere importante e periferico della nostra città è importante lanciare messaggi di speranza. Chi ha rotto la targa, posizionata ieri dalla nostra scuola e dalla sesta circoscrizione, lancia un messaggio inquietante per le nuove generazioni. E questo non possiamo consentirlo”.
I consiglieri comunali di Sinistra Comune, Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando e Marcello Susinno, così commentano questo vile atto: “Dopo neanche ventiquattro ore, la targa in memoria di Peppino Impastato, posta nell’omonima villetta in via Paladini al quartiere Cep, è stata gravemente danneggiata, e condanniamo questo gesto vile con fermezza. Continueremo a lavorare con il massimo impegno, per rispondere con la cultura del rispetto, della legalità e della giustizia: ci assicurerermo che la targa sia rimessa al suo posto nel più breve tempo possibile. L’alleanza fra cittadini palermitani ed istituzioni costruisce ogni giorno il riscatto di una città che si batte contro la mafia”.