lunedì, 24 Febbraio 2025
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Cerimonia di chiusura della scuola di Tempi Moderni 2.0.

Giovedì 11 Novembre si è svolta, nell’aula Capitò della Scuola Politecnica del’Università degli Studi di Palermo, la Cerimonia di chiusura della scuola di Tempi Moderni 2.0.
Tempi moderni 2.0 è una scuola per giovani aspiranti imprenditori, promossa da associazioni di categoria e da professionisti, articolata in 40 ore di studio di cultura di impresa e supportata dalla collaborazione di numerosi professionisti, professori ed imprenditori, da numerose associazioni (legacoop, Libera, Addiopizzo, Cna, Arcidonna, CeSie) e da istituti di credito (Unicredit e Unipol Banca), con il sostegno del movimento studentesco RuM e dell’incubatore Arca.
Massimiliano Lombardo, il coordinatore del progetto che ha aperto la cerimonia e ha presentato i numerosi ospiti, ha sottolineato la necessità di chiamare questo corso con il termine “scuola” e ha anche illustrato il perché del nome “Tempi moderni”. “È stata chiamata volutamente scuola proprio perché siamo convinti che la scuola sia necessaria per immaginare una società migliore – precisa Lombardo – È il luogo della socializzazione, del pensiero e della crescita personale e collettiva. Il nome Tempi Moderni deriva dal film senza sonoro, in bianco e nero, di Charlie Chaplin, dove il povero operaio deve fare i conti con la catena di montaggio. Alla fine del film, grazie alla creatività e alla capacità di guardare verso il futuro con ottimismo, Chaplin trova l’alternativa”.

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Nel corso della cerimonia, tanti sono stati gli ospiti e gli interventi, tra questi il Prof. Salvatore Tomaselli, a nome del Rettore dell’università degli Studi di Palermo, ha salutato con enorme favore l’iniziativa, considerandola un vero e proprio percorso verso un cambiamento di mentalità, nel difficile e tormentato, ma necessario inserimento in una città che ricostruisce un modello produttivo, sociale e culturale, puntando alla creatività e alla cultura imprenditoriale, “Auguro che questa scuola abbia, come differenza ulteriore fra il corso e l’essere scuola, – ha precisato – il suo consolidarsi nel tempo e che possa diventare un aggregante di pensieri imprenditoriali”. A rappresentare Unicredit, invece, Giovanni Chelo che ha lanciato l’invito a tutti gli aspiranti ed intraprendenti giovani a pensare all’iniziativa Unicredit startup, sottolineando tutte le opportunità e i vantaggi che essa offre.

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Una valutazione dell’impresa cooperativa è quella proposta ai ragazzi dal presidente di Legacoop Sicilia Elio Sanfilippo, “vogliamo offrire ai giovani una specifica peculiarità nel modo di fare impresa, quella cooperativa, che si fonda su determinate prerogative: “associare i giovani”, il metterli insieme per la condivisione di un progetto di impresa che diventi anche progetto di vita, “lavorare per il futuro” e soprattutto la “legalità” che deve essere vista come un valore aggiunto di accrescimento. La carta vincente per lo sviluppo della nostra terra e per il futuro dei nostri giovani è la creazione di un circuito virtuoso tra scuola-lavoro-formazione-impresa”. La Cerimonia ha visto anche la partecipazione, il sostegno e gli interventi, ricchi di stimoli, inviti e riflessioni dell’Assessora Giovanna Marano, dell’Assessore alla agricoltura Nino Caleca, dell’Assessore ai beni culturali e all’identità Antonino Purpura, dell’assessore all’istruzione e alla formazione professionale Mariella Lo Bello e di tanti altri rappresentanti della varie associazioni che hanno collaborato.

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Nel corso dell’evento alcuni giovani hanno preso la parola raccontando la propria esperienza, i propri progetti e idee future, soffermandosi sulle competenze acquisite, fondamentali ad entrare nel mercato del lavoro e sulla prospettiva di sviluppo collettivo. La cerimonia si è conclusa con la consegna degli attestati da parte dell’On. Davide Faraone, Sottosegretario all’Istruzione.
Lo slogan di Tempi Moderni 2.0 che conclude così la sua prima edizione è “Il lavoro non si cerca, SI CREA!”

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