Pio La Torre è stato un politico e sindacalista italiano, impegnato nella lotta alla mafia, che morì tragicamente nel 1982, assassinato per ordine di alcuni boss mafiosi tra cui Totò Riina e Bernardo Provenzano; mentre, Rosario Di Salvo era un attivista di origini pugliesi che, quel giorno, insieme a La Torre, stavano raggiungendo la sede del partito comunista. Quando la macchina si trovò in una strada stretta, una moto di grossa cilindrata li obbligò a fermarsi e furono colpiti da raffiche di proiettili. Poco dopo, da un’auto scesero altri killer a completare questo duplice omicidio: Pio La Torre morì all’istante, mentre Di Salvo ebbe il tempo di estrarre la sua pistola, e sparare alcuni colpi, ma morì anch’esso poco dopo.
Ieri mattina, a piazza Turba, luogo dell’eccidio, ha avuto luogo la commemorazione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo assassinati trentasette anni fa dalla mafia. Presenti, tra gli altri, alla manifestazione in ricordo del segretario regionale del Partito Comunista Italiano, iniziata con un minuto di silenzio e la deposizione di corone di fiori, il prefetto Antonella De Miro e autorità civili e militari.
Presente anche il Primo cittadino di Palermo. “Ricordiamo Pio La Torre, insieme a Rosario Di Salvo, con gratitudine – ha detto il sindaco Orlando -. La gratitudine che si deve a chi ha dato la propria vita per il futuro e la liberazione di Palermo e della Sicilia. La gratitudine dovuta a chi seppe coniugare e vivere inflessibilità nel dire ‘no’ alla mafia e all’affarismo politico-mafioso con la costruzione di strumenti normativi per la lotta alle cosche, primi fra tutti quelli per la confisca dei beni”.
