Il fascino dell’architettura attraverso lo sguardo di alcuni tra i maggiori progettisti del panorama internazionale. La luce, la materia, il paesaggio. Lo spazio modificato dall’uomo e le sfide che arrivano dall’incompiuto, elemento stonato di tanti paesaggi contemporanei. Sono questi i temi di “Sguardi di Luce”, la rassegna Sole Luna doc Architettura, progetto dell’associazione Sole Luna-Un ponte tra le culture creato per la Fondazione Sicilia e curato dai direttori artistici del festival palermitano Sole Luna Doc Film Festival, Chiara Andrich e Andrea Mura.
Sarà ospitata a Palazzo Branciforte nel suo Auditorium, una sala convegni predisposta ad ogni tipo di evento e dotata di strumenti all’avanguardia dal punto di vista tecnologico.
“Il tema scelto per la prima rassegna cinematografica che porteremo a Palazzo Branciforte – dice Lucia Gotti Venturato, presidente dell’associazione Sole Luna – Un ponte tra le culture – vuole essere un tributo all’architetto Gae Aulenti che, con la sua sapiente opera di riqualificazione, ha restituito alla città questo luogo prezioso, lasciandone intatte le sue due anime, quella del palazzo patrizio e quella del Monte di Santa Rosalia, simbolica testimonianza della vita del popolo palermitano dei secoli passati”.
“La Fondazione Sicilia ha fortemente voluto ospitare la rassegna Sole Luna doc Architettura a Palazzo Branciforte, poiché – afferma il presidente di Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore – questa antica dimora ha un fortissimo legame con il territorio, costantemente ribadito dalle iniziative che ospita. Un legame che passa attraverso l’architettura di un luogo ricco di storia, che, grazie al restauro di Gae Aulenti, si è sottratto all’incuria del tempo diventando, come questo straordinario architetto si augurava, centro di conservazione ma soprattutto di propulsione culturale”.
Sei le serate dedicate ai documentari: due proiezioni al mese – a partire dal 7 marzo fino al 30 maggio – per scoprire altrettanti sguardi di luce: da Frank Gehry a Renzo Piano, dal collettivo Alterazioni video all’architetto iracheno Zaha Hadid. E ancora: da Moshe Safdie, Premio Pritzker nel 2004, a Carlo Scarpa. Il primo sguardo di luce è quello dell’architetto canadese Frank Gehry che lo scorso 28 febbraio ha compiuto 90 anni. Apripista della corrente decostruttivista e creatore di palazzi entrati nella storia dell’architettura come il museo di Bilbao o la Walt Disney Concert Hall con le loro forme sinuose e specchianti. Il film che ne racconta pensiero, tecnica, intuizioni ed estro creativo è “Frank Gehry. Creatore di sogni” (2005) di Sidney Pollack, il regista statunitense de “La mia Africa”, vincitore di 7 premi Oscar.
Ogni film sarà introdotto da docenti dell’Università degli Studi di Palermo, ad alcune proiezioni saranno presenti anche i registi.
Tutte le proiezioni avranno inizio alle 20,30. Ad introdurre il primo film in cartellone sarà Dario Mangano, docente di Semiotica all’Università di Palermo. Saluti inaugurali di Raffaele Bonsignore, Lucia Gotti Venturato e Gabriella D’Agostino, direttore scientifico del Sole Luna doc Film Festival.
IL CALENDARIO
7 MARZO ORE 20,30
Saluti inaugurali con: Raffaele Bonsignore, Lucia Gotti Venturato, Gabriella D’Agostino, Frank Gehry; introduce Dario Mangano
Frank Gehry. Creatore di sogni
Sidney Pollack
USA 2005, 83′
Può anche darsi che qualcuno non ricordi il suo nome, ma tutti conoscono le sue “creature”: il museo di Bilbao, sinuoso animale di specchi che ha cambiato il volto della città basca, la Walt Disney Concert Hall, la Dancing House, la casa più sexy del mondo. Racconta Pollack:
«Quando Gehry
mi disse: “Vorrei fossi tu a dirigere questo lavoro”, gli risposi che non avevo
mai fatto un documentario e non sapevo nulla di architettura. Lui replicò:
“Proprio per questo. Io voglio raccontarmi come uomo, pittore mancato, dirti
cosa ha significato per me studiare le linee della cattedrale di Chartres e
Alvar Aalto; ridisegnare a quarantanove anni la mia casa di Santa Monica,
facendo buchi nei muri per cercare la mia regola fondamentale: la rifrazione
della luce sugli edifici”».
28 MARZO ORE 20,30
Incompiuto
introduce Andrea Masu (Alterazioni Video)
Intervallo
Alterazioni Video
Italia 2007, 3′
Un viaggio nel paesaggio siciliano alla scoperta delle bellezze architettoniche dell’Incompiuto.
An invitation for a dream
Alterazioni Video
Italia 2018, 10′
Le rovine contemporanee in un dialogo tra Marc Augé e Robert Storr.
Per troppo amore
Alterazioni Video
Italia 2012, 22′
Una soap opera psichedelica ambientata nel Parco dell’Incompiuto Siciliano di Giarre.
Unfinished Italy
Benoit Felici
Italy, 2010, 33‘
Un viaggio alla scoperta delle rovine moderne d’Italia. Tra i simboli di un’epoca insicura del suo avvenire, e le persone che hanno reinventato queste strutture paradossali. Quando l’incompiuto diventa fonte di creatività…1
11 APRILE ORE 20,30
Introduce Maurizio Carta
Renzo Piano. L’architetto della luce
Carlos Saura
Spagna, 2018, 80′
Nel 2010 la Fondazione Botín di Santander, sulla costa cantabrica, legata al grande gruppo di credito spagnolo,affida al Renzo Piano Building Workshop l’incarico dicostruire un centro culturale che porti il nome del suo fondatore. Un edificio che ridisegni il profilo della città, in dialogo attivo ed emotivo con la cittadinanza. A seguire i lavori e intervistare l’archistar fino all’inaugurazione del centro nel 2017, il regista Carlos Saura.
18 APRILE ORE 20,30
Introduce Emanuela Garofalo
Zaha Hadid. An architect. A masterpiece
Carine Roy
Francia, 2015, 52′
Zaha Hadid (1950-2016), fra i più famosi architetti del mondo, è stata la prima donna a ricevere il Pritzker Architecture Prize nel 2004. Da allora, ha moltiplicato progetti sorprendenti: musei, torri, ponti, teatri d’opera, stadi. Il centro Heydar Aliyey di Baku in Azerbaigian, selezionato Design of the Year nel 2014, esprime un nuovo tipo di spazio nella città. Mostrandoci curve e segreti di questo ultimo successo straordinario, il documentario riprende la carriera di uno dei più ambiziosi artisti del suo tempo.
2 MAGGIO ORE 20,30
Introduce Ettore Sessa
Moshe Safdie: the power of architecture
Donald Winkler
Canada, 2005, 90′
Ritratto del dinamico architetto israelo-canadese ideatore del complesso architettonico Habitat ’67. Il documentario racconta la sua infanzia ad Haifa, il trasferimento a Montreal all’età di 15 anni, i suoi studi universitari alla McGill e i viaggi continui attraverso gli Stati Uniti durante i quali l’idea di Habitat si è generata, i lavori in Israele, tra cui il Museo dell’Olocausto, e la nuova città di Modi’in.
9 MAGGIO ORE 20,30
(Carlo Scarpa, Tobia Scarpa)
Introduce Andrea Sciascia
Scarpa alla Kalsa
Federico Savonitto e Ruben Monterosso
Italia 2010, 10′
La vicenda della realizzazione del primo moderno museo d’arte antica in Italia, attraverso i contrasti e l’amicizia tra il giovane Carlo Scarpa e il soprintendente di Palermo Giorgio Vigni, senese, collerico, instancabile lavoratore nella Palermo ancora ferita dai bombardamenti. La Galleria di Palazzo Abatellis sarà completata alla metà degli anni Cinquanta e ancora oggi resta una pietra miliare, nel mondo, per la concezione moderna, chiara e luminosa di uno spazio museale.
Nel cuore muto del divino
Riccardo Del Cal
Italia, 2018, 30′
Il film fa luce sul restauro di Palazzo Foscari, sede storica dell’Università di Venezia, da parte di Carlo Scarpa incaricato di metter mano alle strutture del palazzo al fine di rammodernare gli spazi con soluzioni tecniche razionali. Il percorso filmico nello spazio e nel tempo mira a raggiungere il cuore pulsante dell’intervento scarpiano: l’Aula Baratto. Un luogo i cui confini divengono labili: il pavimento si fa acqua e l’antica architettura del palazzo dialoga con gli elementi moderni introdotti da Scarpa. Tra i punti focali del film vi è l’analisi del rapporto tra “dentro” e “fuori” e della percezione forte del senso della città.
Tobia Scarpa. L’anima segreta delle cose
Elia Romanelli
Italia, 2015, 30′
Cinque incontri in tre anni. Nel mezzo il tempo lento e paziente del pensiero che si sovrappone a quello del fare in un ritmo quotidiano che include umori, suoni, musica e natura. L’architetto e designer, che sa lavorare con gli artigiani e con l’industria, non si sottrae all’occhio indagatore dell’obiettivo, a cui concede anche la ripresa di un improvvisato “concerto minimo” con i bambù, del metallo di risulta e un po’ di corda trovati nel suo giardino.
30 MAGGIO ORE 20,30
Omaggio a Gae Aulenti (tavola rotonda)
Intervengono Nina Artioli, Raffaele Bonsignore, Maurizio Carta,Cinzia Ferrara, Lucia Gotti Venturato, Francesco Maggio, Gianni Puglisi, Andrea Sciascia.