mercoledì, 25 Dicembre 2024
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L’isola che non si arrende: archivio fotografico de ‘La Sicilia’ in mostra ad Acireale

Sessantanove foto e due interviste estrapolate dall’archivio fotografico del quotidiano La Sicilia faranno parte della mostra ‘L’Isola che non s’arrende (1968-1969′), a cura della Fondazione Domenico Sanfilippo Editore che si terrà dal 22 febbraio al 30 marzo nella Galleria Credito Siciliano a Palazzo Costa Grimaldi di Acireale.

Il percorso prevede tre aree tematiche. Una prima sala è dedicata al violento terremoto che nella notte tra il 14 e il 15 gennaio scosse la Valle del Belìce, provocando 231 morti e circa 600 feriti.

La testimonianza dello storico inviato de “La Sicilia” Tony Zermo, tra i primi a raggiungere l’area devastata dal terremoto. In mostra anche gli scatti dei fotoreporter che affiancarorono Zermo e Candido Cannavò, altro grande inviato allora de “La Sicilia“.

Una seconda sala è dedicata alla contestazione studentesca: accanto alle foto dell’occupazione di Palazzo Centrale a Catania il 29/2 1968, che diede inizio all’autunno caldo etneo, sette edizioni di “Vent’anni. Il foglio dei giovani” e due edizioni di “Sicilia Studenti” testimonieranno l’impegno di quella generazione nel divulgare le proprie idee attraverso la stampa.

Ad arricchire la sezione le videointerviste ad Antonio Di Grado, ordinario di Letteratura italiana dell’ateneo e a don Antonio Giacona, dal 1987 al 2017 missionario in Cile e docente dell’università Cattolica di Santiago.

Entrambi nel 1968 aderirono alla proposta di Gioventù Studentesca, dedicandosi all’attività del dopo-scuola nel quartiere di San Cristoforo e denunciando la situazione di povertà e analfabetismo del rione popolare in un’inchiesta pubblicata nel 1970 da Jaca Book.

L’ultima sezione è riservata ai fatti di Avola del 2 dicembre 1968 che provocarono la morte di due braccianti.

L’esposizione è prodotta dalla Fondazione Domenico Sanfilippo editore con l’art consulting della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese e in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catania e la Fondazione Oelle.

Fonte – ANSA

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