Palermo Classica continua nel segno di Liszt. Se nel giorno dell’Epifania la pianista kazaka Oxana Shevchenko aveva già scelto di dedicare un concerto al compositore ungherese, non sarà da meno la sua “collega” rumena Suzana Bartal che con Liszt divide anche il Paese dei suoi genitori. La Bartal è infatti nata a Timisoara da una famiglia di artisti ungheresi.
Sabato prossimo (12 gennaio), straordinariamente alle 21 all’ex oratorio di San Mattia ai Crociferi, sarà lei a riprendere il filo di “Passione e impeto”, il cartellone firmato da Girolamo Salerno; proporrà una delle opere più popolari del compositore, come “Anni di pellegrinaggio” da cui verranno eseguite, alcune suite.
Biglietto: 14,50 euro.
Dal tocco elegante e preciso la pianista Suzana Bartal, evoca quindi le sue origini ungheresi, ritrovando in Liszt quel “sentimento del viaggiatore” che è fatto di sogni, passioni e pensieri negli “Années de Pèlerinage”, vera rielaborazione emotiva delle esperienze di viaggio. La prima parte del concerto è dedicata alla Svizzera, con precisi riferimenti a Byron, Schiller e Sénancour. Si parte poi per l’Italia, e ci si immerge nei versi di Dante e Petrarca.
Liszt
Anni di Pellegrinaggio, Primo Anno, Svizzera
No. 2 “al Lago di Wallenstadt”
No. 4 “Presso una Sorgente”
No. 5 “Tempesta”
No. 8 “La Nostalgia del Paese natale”
No. 9 “Le Campane di Ginevra”
Anni di Pellegrinaggio, Secondo Anno, Italia
No. 3 “La Canzonetta del Salvator Rosa”
No. 4 “Sonetto 47 del Petrarca”
No. 5 “Sonetto 104 del Petrarca”
No. 6 “Sonetto 123 del Petrarca”
No. 7 “Dante Sonata”
Nata a Timişoara (Romania) in una famiglia ungherese, Suzana Bartal ha iniziato la sua educazione musicale nella sua città natale. A partire dal 2005 ha ripreso i suoi studi in Francia con Denis Pascal, Pierre Pontier e Florent Boffard a Parigi e Lione al CNSMD e tra il 2011 e il 2014 alla Yale School of Music con Peter Frankl. Ha conseguito il dottorato in Arti musicali nel 2018 e ha ricevuto il Harriet Gibbs Memorial Prize. Molti artisti illustri hanno influenzato il suo sviluppo musicale e artistico, da András Schiff, a Leon Fleisher, Paul Lewis, Menahem Pressler, Jean-Claude Pennetier o Matti Raekallio. Recenti esibizioni l’hanno portata alla Beethoven-Haus di Bonn, alla Salle Pleyel e a Radio France a Parigi, alla Merkin Hall di New York e alla Milton Court di Londra e ha realizzato registrazioni su France Musique e WDR (West Deurscher Rundfunk). Ha suonato moltissimo in Francia, a Venezia e in Romania. Nel 2018, Suzana Bartal ha eseguito in diverse occasioni gli “Années de pèlerinage” in tre concerti nello stesso giorno, esibizione che ha ricevuto ottime recensioni. Il suo primo album con opere soliste di Schumann è stato pubblicato a marzo 2016 da Paraty ed è stato accolto molto bene dalla critica. Attiva come musicista da camera, Suzana si è esibita con musicisti di spicco come i violinisti Kristóf Baráti, Josef Spacek, Alina Pogostkina, Rosanne Philippens, Alexandra Conunova, la violista Lise Berthaud, i violoncellisti Henri Demarquette, István Várdai e Claudio Bohorquez.