La “Conferenza per Libia” si configura come un’occasione per dare un contributo concreto al percorso di stabilizzazione del Paese, la scelta di Palermo non è stata casuale, la nostra città rappresenta la vicinanza tra Italia e Libia, con la Sicilia simbolo di un Mediterraneo che vuole essere una regione di incontro fra culture, di convivenza pacifica, di dialogo e di opportunità per le giovani generazioni.
Un evento di indubbia importanza che, però, sta creando non pochi disagi ai cittadini. Strade chiuse al traffico, divieti di sosta, esercizi commerciali con le saracinesche abbassate, e migliaia di agenti in giro: questi i principali elementi distintivi che stanno caratterizzando Palermo durante i giorni della conferenza per la Libia. Il summit però ha paralizzato la città da sabato scorso, e lo sarà fino a mercoledì 14 novembre; i disagi maggiori sono avvertiti dai cittadini residenti nei quartieri limitrofi a Villa Igea, primo fra tutti quello dell’Arenella, e a seguire Vergine Maria e l’Acqua Santa.
Passaggio bloccato in via Papa Sergio I: l’accesso alla città è quasi impossibile per i residenti della borgata marinara. Il traffico automobilistico è stato vietato in una ventina di strade e, nonostante l’istituzione di bus navetta, la situazione non sembra essere delle migliori.
Camminando per le strade si avverte un senso di desolazione, le vie interessate sono deserte mentre, uscendo fuori dal perimetro, si presentano terribilmente trafficate. A tal proposito, il consigliere della VII circoscrizione Ferdinando Cusimano al GCPress ha dichiarato: «Ritengo che le misure di sicurezza adottate siano adeguate all’evento internazionale che Palermo sta ospitando, e c’è un notevole impegno di risorse umane. Innegabili al contempo sono i disagi per i cittadini residenti nei quartieri Arenella e Vergine Maria perché sono costretti ad effettuare un percorso alternativo molto farraginoso per raggiungere il centro città, basti pensare che coloro che svolgono la propria attività lavorativa presso il cantiere navale, sono costretti a raggiungere la borgata marinara di Mondello per poter andare nel luogo di lavoro. Palermo non ha infrastrutture idonee per eventi così importanti».