I tecnici dell’AMAP presenti sul posto hanno comunicato che gli ultimi prelievi di acqua, effettuati alla diga Poma, mostrano una consistente riduzione della torbidità, scesa sotto i 500 NTU (contro i 150.000 dei giorni scorsi).
A breve riprenderà quindi il trattamento di potabilizzazione dell’acqua di quell’invaso che sarà poi immessa nell’acquedotto che serve i comuni della fascia costiera e la zona nord della città di Palermo. E’ previsto che l’acqua potabilizzata arrivi in città non prima di 24 ore, dopo aver riempito le condotte e i serbatoi collocati lungo il percorso.
Resta al momento impossibile il prelievo dell’acqua dalla diga Rosamarina, nel cui lago i fiumi hanno trasportato fino ad oggi ingenti quantitativi di fango, detriti e materiali inerti. E l’acqua immessa in città proviene dal lago di Piana degli Albanesi, dalla sorgente di Scillato e da alcuni pozzi, per un totale di circa 1.500 litri al secondo. Meno della metà di quanto immesso normalmente.
Oggi i tecnici del servizio dighe della Regione hanno effettuato operazioni di svasamento del fango dagli invasi Poma e Rosamarina, mentre proseguono le analisi per verificare possibilità di utilizzo dell’acqua degli stessi invasi, già a partire da questa notte per l’avvio ai potabilizzatori.
In ogni caso, la bassa pressione in città durerà, in base alle zone, non meno di altre 24/36 ore.
Intanto domani, mercoledì 7 novembre, le scuole di ogni ordine e grado a Palermo saranno chiuse. Lo ha deciso il Sindaco dopo aver ricevuto la relazione dell’AMAP che oggi aveva confermato la criticità della situazione legata all’impossibilità di utilizzare l’acqua dei principali invasi, in quanto troppo torbida.
Tutti gli ospedali cittadini, invece, sono regolarmente riforniti di acqua potabile. Lì dove non sono sufficienti le riserve proprie, AMAP sta garantendo approvvigionamento tramite autobotti.
“La chiusura delle scuole, così come deciso oggi in Prefettura – afferma il Sindaco – serve anche a ridurre temporaneamente il prelievo dalla rete, proprio per favorire una maggiore disponibilità di acqua per tutti i siti sensibili, soprattutto gli ospedali, in questo momento difficile.”
Orlando esprime anche “un profondo ringraziamento per tutti i lavoratori e la dirigenza della nostra azienda AMAP. Avere la gestione pubblica dell’acqua vuol dire proprio questo: massimo impegno e dedizione per dare risposte ai cittadini nei momenti di emergenza, vuol dire dare priorità alla città e non al profitto”.
Alcuni luoghi pubblici cittadini hanno disposto per oggi la chiusura, visto lo stop dell’erogazione idrica. Tra questi, il centro commerciale Conca D’Oro, la cui direzione, da ieri pomeriggio, è stata costretta a chiudere la struttura. Da domenica notte la via Lanza di Scalea, così come molti altri quartieri della città, non ha ricevuto la fornitura di acqua. La decisione di chiudere l’attività commerciale è stata presa perché non si potevano più garantire i livelli essenziali di igiene e di cura.
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