La prossima edizione del Festival delle Letterature Migranti parla di miti e passaggi, riflette sul Contemporaneo e sulla Memoria, ragiona sul nostro Paese e sul Mediterraneo, spingendosi – grazie ai tanti autori presenti – in Cina, Francia, Gran Bretagna, Iran, Senegal, Svizzera e Turchia. Un Festival diffuso che rende protagonista la città di Palermo, dal centro alle periferie, e che dal 17 al 21 ottobre, con eventi collaterali il 15, 16 e 22 ottobre, si soffermerà sulla natura migrante della stessa letteratura e accoglierà alcuni dei più grandi interpreti del nostro tempo, tra cui Chen He, Valeria Luiselli, Nasim Marashi, Wu Ming 2, Michela Murgia, Andrea Segre, Adriano Sofri, Vladimiri Sorokin e Yanis Varoufakis.
Un programma letterario di quasi 90 incontri che si intreccia alle sezioni dedicate all’arte contemporanea, al teatro, alla musica e al cinema; 40 libri contenuti in 8 scatole narrative, insieme a tavole rotonde, presentazioni di libri, approfondimenti, workshop, laboratori, mostre, proiezioni, performance.
La quarta edizione del Festival si aprirà e si chiuderà ricordando due momenti salienti della nostra Storia – il rastrellamento nazi-fascista del Ghetto di Roma (16 ottobre 1943), di cui quest’anno ricorrono i settantacinque anni, e l’80° anniversario delle leggi razziali italiane – con due film capisaldi della storia del cinema: Shoah di Claude Lanzmann (Francia, 1985) documentario di dieci ore sulla storia contemporanea Intolerance di David W. Griffith (Stati Uniti, 1916), capolavoro del muto che attraverso quattro episodi distinti abbraccia un arco temporale di duemila anni. Il Festival delle Letterature Migranti si inaugurerà lunedì 15 ottobre alle ore 21.00 presso il Teatro Massimo con la proiezione di Shoah (primo periodo/1) e, sempre al Massimo, saluterà il suo pubblico lunedì 22 ottobre alle ore 20.00 con la sonorizzazione dal vivo di Intolerance.
Il Festival dice di un’identità molteplice: di una città che è storia, punto di vista e luogo accogliente al centro esatto del mare comune, e nasce dalla collaborazione di numerosissime istituzioni, realtà culturali e associative differenti, da un dialogo fecondo tra Palermo e altri luoghi, in Italia e nel Mediterraneo. Numerosi saranno i luoghi di Palermo coinvolti durante il Festival delle Letterature Migranti: dallo Steri, l’antico Osterio Magno che fu sede dell’Inquisizione e che sarà il cuore pulsante del Festival, al Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas; dal Teatro Massimo a Palazzo Branciforte; e ancora dal Teatro Biondo alla GAM – Galleria d’Arte Moderna di Palermo; dall’Eglìse ai cosiddetti “non luoghi”, come i centri commerciali della Coop, con la loro capacità narrativa.
Tra le diverse e nuove iniziative che saranno presentate durante la quarta edizione del Festival, si sottolinea il progetto dedicato alla “Casa delle Letterature”, nato dall’esigenza di creare un luogo permanente di incontro, di scambio e di attraversamento che sia un punto di riferimento e di passaggio aperto alle differenti letterature narrative, ai diversi linguaggi espressivi, alle diverse culture e alle diverse fruizioni.
Degno di nota anche il progetto Ink 35, che si interroga sulle migrazioni in atto nel contemporaneo, rivolgendo loro lo sguardo dalla prospettiva dei giovani autori, i quali saranno anche protagonisti di incontri nelle periferie di Palermo.
Il Festival delle Letterature Migranti è diretto da Davide Camarrone, che guida anche la sezione letteraria. Il comitato scientifico è presieduto dal Prof. Ignazio E. Buttitta. Al programma letterario, si aggiunge la sezione teatrale che è affidata a Giuseppe Cutino, quella che quest’anno riunisce cinema e musica ed è curata da Dario Oliveri e Andrea Inzerillo, e ancora quella dedicata all’arte contemporanea che vede la supervisione di Agata Polizzi.
La Quarta edizione del Festival delle Letterature è dedicata alla memoria di Claude Lanzmann e Alessandro Leogrande.