Si è svolta il 4 luglio scorso, nel Palazzo Reale, a Palermo, la conferenza del Comitato di Pilotaggio – UNESCO Arabo-Normannna, in occasione del terzo anniversario dell’iscrizione al patrimonio Unesco, dalla quale è emerso che altri 5 siti palermitani, rispetto a quelli già inseriti nella prestigiosa World Heritage List Unesco nonché nel percorso arabo-normanno, potrebbero entrare a far parte del patrimonio dell’umanità, sia per la presenza di tracce arabo-normanne sia per lo stato di conservazione in cui versano.
Ecco quali sono: il Castello a Mare, che sorge nel cuore del Parco archeologico del Castellammare, nei pressi della Cala. Sconosciuto a molti, questo complesso fortificato ha svolto il fondamentale ruolo di sentinella della città e fu la residenza preferita dall’imperatore Federico II. Dopo un lungo abbandono, dal 2006 il complesso è stato interessato da vasti interventi di scavo e di restauro che hanno permesso di liberare tutta l’area, riportando alla luce gran parte delle strutture murarie originarie.
Durante tali interventi, fu scoperta una vasta necropoli di età musulmana utilizzata anche nel periodo normanno. Da dieci anni, l’amministrazione regionale dei Beni Culturali, si occupa di svolgere attività volte al recupero e alla divulgazione di informazioni di carattere storico, attraverso iniziative didattiche, che hanno avuto come target di riferimento le scuole e le realtà sociali. Inoltre, lo spazio in cui è ubicato il castello, è da diversi anni diventato centro nevralgico di aggregazione di giovani e giovanissimi grazie ai numerosi eventi artistici, musicali e concertistici che ogni anno richiamano migliaia di persone.
Il Castello di Maredolce (o palazzo della Favara), situato alle pendici del Monte Grifone, nella periferia sud di Palermo, oggi quasi nascosto alla vista dalle costruzioni che lo circondano, è un edificio in stile islamico che il poeta siculo-arabo Abd Ar-Rahman di Butera descrisse con la frase “Ecco la meravigliosa dimora con cui Dio largì perfetta bellezza“. Si narra che Costanza d’Altavilla trascorresse parte dei periodi estivi al castello per godere della frescura, dell’amenità e delle delizie del luogo, portando con sè il piccolo Federico, che, crescendo tra la cultura nobiliare e quella araba e assimilando il meglio di tante culture, divenne il Grande Imperatore Federico II “Stupor Mundi”.
La Chiesa Santa Maria Maddalena, situata nel centro storico di Palermo in via Vittorio Emanuele, appartenente all’insieme monumentale del quartiere militare di San Giacomo dalla storia affascinante tanto quanto la sua struttura architettonica.
La Cuba, conosciuto anche come Palazzo o Castello della Cuba, si trova a Palermo in Corso Calatafimi, e fu utilizzato dal re e dalla sua Corte per trascorrere giornate di divertimento e riposo che, nel corso dei secoli, cambiò spesso destinazione d’uso: nel XVI sec. divenne un lazzaretto per gli appestati mentre durante il periodo borbonico fu adibita a caserma.
La Chiesa della Magione (o Chiesa della Santissima Trinità del Cancelliere) si trova di fronte l’omonima piazza, è una delle più antiche chiese della città di Palermo e rappresenta uno dei ultimi esempi di architettura normanna siciliana. Grazie ai restauri moderni, la struttura ha recuperato i tratti essenziali della chiesa medievale attraverso la rimozione delle posteriori aggiunte neoclassiche.