mercoledì, 18 Dicembre 2024
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Nel Segno di Palermo, il saggio di Carlo Baiamonte che raccoglie le conversazioni con sedici fotografi

Al Magneti Cowork di Palermo, la mostra fotografica collettiva. Esposti 32 dei 48 scatti presenti nel volume di Baiamonte

Raccontare una città non è cosa facile. Se la città è Palermo allora rischia davvero di diventare una missione impossibile.

Palermo è sfaccettata e polimorfa, abbagliante e piena di ombre, moderna e millenaria, nobilissima e “tascia” nel profondo, traboccante di colori come la tavolozza di un pittore impressionista e grigia come lo smog sospeso nell’aria di certi mattini invernali.

Palermo è tutto e il contrario di tutto, e solo provare a descriverla meriterebbe un premio per lo sforzo titanico e quasi doloroso che comporta.

Carlo Baiamonte lo ha fatto con un saggio, che ha l’agilità e la scorrevolezza di un romanzo, nel quale raccoglie le conversazioni avute con sedici fotografi e i loro scatti che raccontano una Palermo di volta in volta diversa e magicamente uguale a se stessa.

Sedici obiettivi, sedici sguardi, sedici modi di vivere la città uniti in un “segno” che ha anche un’innegabile e densa valenza semantica – non a caso Carlo Baiamonte insegna filosofia e proprio la filosofia offre al libro un importante supporto intellettuale e a tratti lessicale. Sembra esistere una sorta di corrispondenza astratta tra filosofia e fotografia: filosofi e fotografi guardano alla realtà e ne danno conto, con differenti linguaggi.

Dalle interviste e soprattutto dalle immagini presenti nel libro emerge la spontanea interazione tra occhio e pensiero che guida ogni click della macchina e il “segno” del titolo non è che l’invisibile fil rouge che lega tutti gli autori e gli scatti di una città a un tempo statica e in continuo divenire.

Carlo Baiamonte, Daniele Billitteri, Aldo Carano e Mauro Buscemi - Foto Giusy Tarantino
Carlo Baiamonte, Daniele Billitteri, Aldo Carano e Mauro Buscemi – Foto Giusy Tarantino

Il volume, che si apre con una suggestiva e intensa presentazione di Daniele Billitteri, contiene anche due interessanti dialoghi con Giovanni Mannarano, scrittore e fotografo che ha fatto della diaspora la cifra della sua esistenza, e Aldo Carano, architetto e profondo conoscitore delle dinamiche culturali ed urbanistiche di Palermo.

Nel Segno di Palermo”, edito da People & Humanities, è stato presentato sabato 12 maggio al Magneti Cowork, di via Emerico Amari a Palermo, contestualmente all’inaugurazione della mostra fotografica di 32 dei 48 scatti presenti nel volume – tre per ognuno dei sedici autori intervistati: Claudio Di Dio, Salvo Valenti, Antonella Bisanti, Maurizio De Francisci, Paola Campanella, Giusy Tarantino, Patrizia Bognanni, Zino Citelli, Alex Astegiano, Leda Terrana, Piero Tranchida, Maurizio Lo Bianco, Marco Giacalone, Daniele Biondo, Ottavio Amato e Vincenzo Martegani .

La collettiva di 32 scatti formato 50×70 sarà visitabile sino a sabato 26 maggio al Magneti Cowork.

 

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