giovedì, 26 Dicembre 2024
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Palermo. Studenti contestano Ministro Giannini e poi la carica della Polizia

Scontri tra un gruppo di ragazzi del coordinamento Studenti Medi di Palermo e le forze dell’ordine in tenuta antisommossa sono avvenute a Palermo davanti il liceo Regina Margherita dov’era attesa il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Un giovane è stato fermato.
Il cancello della scuola è stato chiuso per sicurezza.
I contestatori erano stati bloccati in una via adiacente, dove urlavano ”Vergogna”. Poi la tensione è salita sino agli scontri e alle manganellate.

”la polizia ha caricato brutalmente gli studenti dell’istituto Regina Margherita che stavano contestando in presidio la ministra Giannini”. Ha detto il coordinamenti studenti medi di Palermo aggiungendo che due studenti sono stati manganellati e colpiti ripetutamente alla testa rimanendo feriti. Un altro studente minorenne del Regina Margherita è stato fermato dalla polizia e poi rilasciato.

ecco il video.corriere.it

“Passerelle ne facciamo veramente poche, io nessuna. Stiamo facendo una consultazione molto seria e rigorosa in tutta Italia con tutte le associazioni e abbiamo avuto un confronto molto serio sul metodo. Vedremo cosa avranno da dire i ragazzi”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, nel liceo Regina Margherita di Palermo rispondendo alle domande dei giornalisti sulle contestazioni di un gruppo di studenti.

Un miliardo di risorse fresche sono state destinate alla scuola dal Consiglio dei ministri. Qualcuno ha parlato di tagli, ma a mia memoria erano anni che non venivano assegnate risorse in più a questo settore. A questo miliardo se ne aggiungeranno due dalla programmazione economica triennale, per un totale di tre. Inoltre sono in arrivo 148mila potenziali assunzioni che non sono soltanto una stabilizzazione, e che si uniranno alle quasi 40mila cattedre del concorso che porterà a complessive 200mila immissioni in ruolo dal primo settembre 2016. Con quello che risparmieremo si potranno mettere in pratica investimenti necessari che finora non sono stati fatti”, ha spiegato la Giannini “La buona scuola”.

Basta con questa stravagante usanza tutta italiana delle supplenze per un anno – ha aggiunto il ministro – sono un segno di instabilità. Bisogna uscire dai cliché, tagliando i rami secchi si sceglie dove risparmiare e il risparmio è produttivo”.

Anche gli insegnanti hanno preso parola in piazza al Teatro Massimo ed hanno espresso solidarietà agli studenti del Regina Margherita caricati dalla polizia davanti la loro scuola mentre contestavano il ministro.

Il Sindaco Leoluca Orlando e l’Assessora alla scuola Barbara Evola hanno partecipato oggi alle manifestazioni che hanno visto la presenza della Ministra dell’Istruzione Stefania Giannini nella nostra città.

Incontrando il rappresentante del Governo, il Sindaco ha espresso
apprezzamento per l’attenzione che da parte dell’esecutivo a Palermo
“testimoniata anche dall’apertura dell’anno scolastico presso un istituto di Brancaccio” ma ha affermato che “è necessario che oggi si avvii una politica rivolta al sistema dell’istruzione “che affronti il
tema della precarietà della scuola nel suo complesso”.

“E’ giusto – ha affermato il Sindaco – che si affronti il nodo annoso
dei precari per la cui soluzione ci sono battuti, ma oggi ad essere precaria è tutta l’Istituzione, stretta fra insostenibili tagli di bilancio e politiche che ne hanno fatto negli anni scorsi quasi un capro espiatorio dei mali del paese.
Il rilancio della scuola e del sistema nazionale dell’istruzione dall’asilo all’università è invece una delle chiavi di volta per il rilancio sociale ed economico dell’Italia.”

L’Assessora Barbara Evola ha riconosciuto al Ministro la “volontà e l’apertura al confronto, un confronto che non può non essere aspro dopo che per anni la scuola, i suoi operatori e gli studenti sono stati considerati dalla politica nazionale come se fossero “Il Problema” da risolvere, piuttosto che una fondamentale risorsa.”

“Rispetto al documento che oggi la Ministra ha presentato – ha affermato l’Assessore – riconosciamo la presenza di azioni diversificate, alcune delle quali certamente interessanti, ma nel complesso manca un collante, che non può che essere quello di un progetto politico che rilanci la funzione pedagogica della scuola a partire dall’infanzia.”

“Oggi – ha detto la Evola – questa attenzione non c’è, come dimostrano gli ulteriori tagli prospettati proprio per le fasce primarie del sistema educativo e come dimostrato dai paventati tagli ai bilanci regionali, che si ripercuoteranno inevitabilmente anche sul sistema dell’istruzione di ogni ordine e grado.”
“Occorre – ha concluso l’Assessora – che il Governo nazionale comprenda l’importanza e metta in pratica una seria concertazione con gli enti locali in materia di istruzione anche per evitare che iniziative importanti ed utili come quella delle “scuole belle” si risolvano in un flop o peggio determinino irrazionalità e duplicazione della spesa per mancanza di coordinamento e programmazione.”

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