Presentato ieri pomeriggio a Monreale, nella “Casa delle Culture” sita nell’ex ospedale Santa Caterina, ubicato nel pieno Corso Novelli, il libro “Portella della Ginestra – Primo maggio 1947” scritto dal drammaturgo Mario Calivà, edito da Navarra.
L’autore ha trattato la Strage, puntando particolare attenzione sui morti che egli stesso definisce, con riferimento chiaramente Francescano, “ultimi”, cioè le Vittime e non i carnefici individuati per supposizioni, per congetture o attraverso le risultanze delle indagini, molte delle quali ancora misteriosamente coperte da segreto di Stato, svolte allora dagli inquirenti.
Mario Calivà, attraverso i ricordi dei sui stessi parenti che furono toccati dall’eccidio di quel Primo maggio 1947, narra la tragedia dei morti e dei feriti, servendosi anche di alcuni sopravvissuti come Carmelo Botta, Francesca Lo Nigro e Alessandra Pontremoli.
Alla presentazione di ieri, alla quale hanno preso parte, come spesso avviene a Monreale a causa di poca comunicazione mediatica da parte dell’Amministrazione, uno sparuto gruppo di cittadini e tra questi anche alcuni rappresentanti delle Associazioni che hanno voluto dar merito, oltre che all’Autore, anche a Biagio Cigno, Presidente di “Liberi di Lavorare”, organizzatore dell’evento, al cui fianco si sono accomodati Francesca Miceli, Luigi Mazzola presidente dell’AUSER e la brava attrice Anna Maria Salerno, che ha letto alcuni passi del libro e dato voce, sentita e tragica, ai dodici uccisi.
Biagio Cigno, nella sua nota introduttiva, ha voluto raccontare, per sommi capi, le vicende antecedenti, probabilmente causa di quel tragico Primo maggio 1947. Hanno portato il saluto dell’Amministrazione, il vice sindaco Giuseppe Cangemi e l’assessore alla Pubblica Istruzione Paola Naimi.