Ascoltare se stessi. Ascoltare l’universo. Riconoscere l’energia in sé e permettere che il suono e la parola nascano a partire da un luogo interiore. Questo il percorso, proposto da “Lo Yoga di Vāc”, laboratorio di Alberto Samonà, giornalista e scrittore, in programma da giovedì 24 a domenica 27 maggio 2018 a Palermo, da Arěa spazio multidisciplinare arti applicate in piazza Rivoluzione. Il laboratorio è organizzato dall’associazione Āgama Śāstra, in collaborazione con l’associazione Arěa.
Sono aperte le iscrizioni. Possibile pre-iscriversi entro il 13 maggio. Per farlo occorre mandare una mail all’indirizzo albertosamona1@gmail.com, indicando nome, cognome, data di nascita e recapito telefonico. I posti sono limitati. Chi sarà nel frattempo pre-iscritto, potrà completare l’iscrizione dopo il termine dell’11 maggio, versando la quota di partecipazione di 100 euro.
Questi gli orari del laboratorio: giovedì 24 maggio e venerdì 25 maggio dalle 20 alle 23. Sabato 26 e domenica 27 maggio dalle 15 alle 19.
Si tratta di un laboratorio esperienziale, il cui scopo è tentare insieme di riconoscere spazi di silenzio. Nel corso dei quattro giorni si sperimenteranno i territori del Trika Yoga, un’antica forma di meditazione proveniente dalla tradizione dello Shivaismo e, attraverso i mantra, si lavorerà su “Vāc”, la parola, intesa come suono originario, da cui possono svilupparsi molteplici possibilità.
“Lo Yoga di Vāc” è un laboratorio che muove dalla conoscenza dei cosiddetti chakra, i centri di attrazione ed emanazione energetica, attraversati da Kundalini (l’energia), che prevede esercizi nel corpo e momenti di meditazione. Lo scopo è sviluppare le possibilità creatrici e vivificanti di ciascuno. Ne verrà fuori una parola creatrice (Vāc), non espressione della elaborazione di concetti o idee, ma generata da un flusso dinamico nel corpo. Alle sessioni di meditazione, si alterneranno momenti di scambio e dialogo, fino a una vera e propria narrazione.
Si affronterà un viaggio condiviso all’interno della struttura dell’essere umano, a partire dai chakra, proponendo un lavoro che permetta all’energia di ascendere e circolare più liberamente, fin quando le possibilità creatrici e vivificanti insite in noi possano aprirsi. Si lavorerà su ciascun centro e le parole che nasceranno diverranno occasione per tracciare un percorso. Il laboratorio sarà suddiviso in vari momenti, organizzati in modo da consentire lo sviluppo di spazi di condivisione fra i partecipanti. Ciò consentirà anche una più completa relazione con se stessi. E da questo “riconoscersi”, incominciare a sentire la Parola, Vāc. Lo scopo è di ascoltare se stessi e, unitamente, ascoltare l’energia dell’universo.
Un laboratorio innovativo ma tradizionale al tempo stesso, perché mette insieme la capacità creativa ed espressiva di ciascuno, con un viaggio interiore contrassegnato da tecniche di meditazione “Tantra”.