Approda a teatro l’opera “Fuente Ovejuna” interpretata dalle ballerine della scuola Coral Arte Flamenco di Deborah Idelia Brancato.
Un’interpretazione in chiave femminile dell’opera di Lope De Vega che narra la storia di ribellione della cittadina Fuente Ovejuna, al commendatore Fernand Gomez, il quale in cambio di protezione militare, gestisce il paese appartenente alla corona. Fernand Gomez, despota e tiranno, pretende il “diritto di prima notte” sulle abitanti del paese, Laurencia è la prima ragazza a ribellarsi anticipando le sue nozze e organizzando, insieme al consorte Frondoso, una grande festa. Durante i festeggiamenti entra in scena il commendatore furioso per essere stato disobbedito e incolpa i due innamorati promettendogli morte e umiliazioni. Il popolo, terrorizzato dalla vicenda, si riunisce per trovare una soluzione e sotto l’appassionato discorso di Laurencia decide di ribellarsi andando al palazzo del commendatore per porre fine ai soprusi e ucciderlo. Fernand Gomez viene ucciso dal popolo che fino ad allora aveva sottomesso con crudeltà. La notizia giunge al re il quale invia un giudice per accertarsi dell’accaduto e quando la popolazione viene interrogata su chi sia stato l’autore dell’assassinio tutti i cittadini rispondono “Fuente Ovejuna senior”, a fronte di tale fermezza la corona decide di passar sopra la vicenda e finalmente gli abitanti di Fuente Ovejuna riacquistano dignità e onore.
Deborah Idelia Brancato, in esclusiva al GCPress, ha dichiarato «ho voluto portare in scena un’opera poco conosciuta, specie del panorama italiano, il mio intento non è quello di riprodurla fedelmente ma fornire delle immagini riferite alla vicenda che attraverso il flamenco esprimano non soltanto i fatti ma anche i sentimenti e le emozioni delle protagoniste, dando spazio alla coralità. Infatti, non ci sono personaggi principali nello spettacolo, ecco perché la scelta di utilizzare un’attrice che faccia da voce narrante, fuori campo, della vicenda in modo da non far perdere il pubblico. E’ importante capire la storia – continua la Brancato – ma ancor di più perdersi nella bellezza della danza. Il Flamenco è una danza dalle origini molto antiche organizzata intorno al canto e alla sua poesia. La sua nascita viene attribuita alla popolazione nomade dei Gitanie e dal 2010 il flamenco è Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Questo – conclude Deborah Idelia Brancato – mi rende orgogliosa di praticare una simile arte e nel mio spettacolo cerco di far trasparire le emozioni e sensazione che solo il flamenco riesce ad evocare».
La prima di “Fuente Ovejuna” avverrà a Palermo al teatro “Don Orione” il 30 maggio, E’ possibile acquistare il biglietto direttamente a teatro oppure tramite prevendita presso la scuola Coral Arte Flamenco di via Filippo Zuccarello 56/58, traversa di via Sampolo, a Palermo.