sabato, 21 Dicembre 2024
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Legge di Stabilità, manovra sale a 36 miliardi meno tasse e spending review

Via libera del Cdm alla Legge di Stabilità. La manovra è di 36 miliardi: 18 miliardi di tagli alle tasse e 15 di spending review.

Nella conferenza stampa seguita alla riunione, Renzi ha fornito i numeri della manovra sul fronte dei fondi da impiegare: 11 miliardi dal deficit; 15 dalla spending; 3,8 dall’evasione; 0,6 dalla banda larga; 1 mld dalle slot; 3,6 dalle rendite (2,4 ”gia’ annunciati”) e 1 da riduzione fondi.

I 3,8 miliardi della legge di stabilità derivanti dalla lotta all’evasione fiscale, ha rilevato, sono un “totale prudenziale che derivano dalla grande battaglia che non si fa attraverso la lotta al cliente che esce dal negozio ma dall’incrocio delle banche dati. Una gigantesca battaglia che porta a cifre di cui siamo sicuri“. “La spending review, in totale da 15 miliardi è così composta – ha spiegato-: 2,5 mld da decreto legge 66, quello degli 80 euro; 6,1 da risparmi dello Stato, 4 da risparmi delle Regioni regioni, 1,2 dai Comuni e 1 da province”.

“La componente lavoro dell’Irap viene eliminata per sempre dal 2015“, ha aggiuntoil Capo del governo.

Confermato anche il bonus di 80 euro. “Sono 9,5 miliardi. Speravo fossero 10 ma sono comunque la conferma sistematica del bonus alla faccia di tutti quelli che hanno detto che non ce la facciamo”,  ha detto Renzi

Uno degli snodi, anche per la manovra italiana, rimane quello di Bruxelles. Lo sforzo strutturale richiesto all’Italia per il 2015 sarà aggiornato alla luce delle stime economiche autunnali: “Le cifre precise devono essere aggiornate alla luce delle previsioni autunnali”, ha detto il portavoce del commissario agli affari economici Jyrki Katainen a chi gli chiedeva quale fosse il target 2015 per l’Italia.

Il provvedimento conterrà anche la norma sul Tfr: la conferma arriva da fonti governative che spiegano, parlando dell’entità generale della manovra, che ”ci sarà anche di più per fare altre cose” rispetto alle cifre fino ad ora circolate.

La legge di Stabilita’ prevedera’ 500 milioni di aiuti per le famiglie con figli: e’ il ministro della Salute Beatrice Lorenzin a spiegarlo all’ANSA a poche ore dall’inizio del Consiglio dei Ministro per l’approvazione del provvedimento. Riguardera’ i nuclei familiari con figli e quelli che vorranno farli, fino al terzo anno di eta’ dei bambini.

La differenza tra la finanziaria del 2014 e quella del 2015 e’ che ci sono18 miliardi di tasse in meno. Tutto qui. L’Italia riparte’. Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in vista del Consiglio dei ministri che deve varare la legge di stabilita’ per il 2015.

“No articolo 18, no contributi per chi assume a tempo indeterminato, no Irap sul costo del lavoro. Tolti gli ostacoli per assumere. L’Italia riparte” scrive in un altro tweet Renzi facendo riferimento al Jobs Act e alle misure che saranno contenute nella legge di stabilità.

Taddei, non è scontato assenso Ue

“Non è scontato che la Commissione Ue dia il suo assenso. Ma difficilmente l’Europa potrà dare un giudizio negativo”. Lo dice a Rainews 24 il responsabile economico del Pd Filippo Taddei dopo i rumors in arrivo ieri da Bruxelles. E’ una legge “con un cambio di passo – rivendica Taddei – c’è l’impegno del Governo a fare una revisione della spesa che è la garanzia per riportare il debito in equilibrio. C’è inoltre una riduzione fiscale che non ha precedenti”. Sul ‘tesoretto’ da 2 miliardi che l’Italia avrebbe messo da parte per eventuali interventi sul deficit Taddei usa una metafora per spiegare: “io guido la macchina, guido bene non penso di andare a sbattere, ma compro comunque l’assicurazione”.

Camusso, sogno Cgil è manovra che crei lavoro
“Il sogno della Cgil è che si faccia una manovra che crei lavoro, dando una risposta ai giovani e ai tanti disoccupati e che inverta la tendenza alla diminuzione del lavoro che è la fondamentale causa della crisi in cui continuiamo ad essere”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, intervenendo ad Agorà, su Rai3, dopo che il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ieri ha parlato della manovra illustrata dal premier Renzi come la realizzazione di un “sogno” per gli industriali.

Abi: Tfr ci risulta, soddisfatti

Sulla questione relativa al Tfr che ”a noi risulta inserita nel disegno di legge di stabilità, possiamo esprimere soddisfazione sia per l’intuizione che abbiamo condiviso fin dall’inizio, sia per la costruzione della complessa normativa cui abbiamo dato un apporto costruttivo”. A sottolinearlo è il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli.

ansa

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