Si è svolto ieri a Villa Niscemi la seconda edizione della manifestazione sportiva, sociale e culturale “IN MOTO SENZA BARRIERE”, organizzata dalla sezione provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus di Palermo in collaborazione con la delegazione di Palermo del Moto Club Polizia di Stato Ruote libere.
All’evento hanno partecipato 15 ipovedenti e ciechi che, a bordo delle moto guidate e messe a disposizione dai soci del moto club, hanno potuto godere della brezza del vento sul viso e provare quelle emozioni che una motocicletta riesce a trasmettere.
“Quella di ieri è stata una magnifica giornata – ha detto il Giuseppe Scaccia, presidente della sezione provinciale dell’unione italiana dei ciechi e ipovedenti – Hanno partecipato ciechi e ipovedenti dai 13 a 65 anni. Viaggiare in moto è un’esperienza bellissima. Desidero ringraziare tutti i motociclisti del moto club ed in particolare il delegato provinciale Salvo Sardina e il motociclista che mi ha condotto in moto, Claudio Lo Piccolo. Sono stati straordinari, disponibili e cordiali.”
“La minorazione visiva – ha continuato il presidente – è la più grave tra gli handicap perchè toglie la libertà, l’indipendenza e l’autonomia a chi ne è affetto. Ma gli ipovedenti e i ciechi possono vivere una vita normale solo se sono aiutati dagli altri cittadini normodotati a superare tutte quelle barriere che la società e l’inciviltà creano.”
Scaccia, non nasconde l’amarezza e la delusione per l’operato della giunta Orlando: “Si parla tanto di pari opportunità per i cittadini più deboli ma dallo scorso anno la nuova amministrazione comunale ci ha dimenticato. Era da circa undici anni che curavamo l’assistenza ai ciechi multiminorati in una villa di via Molare, confiscata alla mafia e concessa all’unione. Anche se le condizioni dell’edificio erano fatiscenti, riuscivamo ad avere uno spazio idoneo all’aggregazione dei nostri assistiti e delle loro famiglie. Adesso, che l’amministrazione non ha confermato la concessione, la villa è stata occupata da abusivi mentre l’unione deve proseguire il proprio operato nella sede di via Manzoni che non consente attività all’area aperta di cui hanno bisogno i nostri assistiti. Voglio sperare – ha concluso Scaccia – che la giunta si ravveda e assegni all’unione un immobile idoneo a svolgere la nostra opera di sostegno a quei tanti cittadini che trovano in noi un punto di riferimento.”