domenica, 24 Novembre 2024
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Abolito servizio di rappresentanza dei Vigili allo Stadio. Figuccia plaude all’iniziativa. Messina chiarisce

Botta e risposta oggi tra il consigliere di Forza Italia Angelo Figuccia che ha comunicato l’abolizione del servizio di rappresentanza dei vigili urbani in occasioni delle partite del Palermo Calcio, ed il comandante della Polizia Municipale cittadina, Vincenzo Messina.

“Finalmente, – ha affermato Figuccia – è stato abolito il servizio di rappresentanza dei vigili allo stadio Renzo Barbera in occasione delle partite casalinghe del Palermo. Desidero ringraziare il comandante della polizia municipale Vincenzo Messina e la stessa Amministrazione comunale, che finalmente ha fatto una scelta positiva per i palermitani, perché, dopo oltre trent’anni, è stato soppresso un servizio che costava tempo e denaro alle casse del Comune, e contemporaneamente sottraeva quattro agenti della polizia municipale ai normali servizi operativi, impegnati, com’erano, a fare le belle statuine sia in campo per accompagnare l’arbitro verso il tunnel che immette negli spogliatoi, quasi se come  non conoscesse la strada, ma soprattutto nella cosiddetta tribuna autorità, dove erano soltanto un bell’ornamento con tanto di divise di alta rappresentanza. E se qualche vigile urbano si dovesse lamentare di questa novità – ha concluso il consigliere – , se ne faccia una ragione: se vuol assistere alle partite del Palermo, compri regolarmente il biglietto come fanno tutti i palermitani, senza approfittare del proprio ruolo di agente di polizia municipale”.

Ma il comandante Messina non perde tempo a rispondere al consigliere: “Nessun plauso, perché il provvedimento va inquadrato semplicemente nell’ottica di una riorganizzazione del personale ed una  rimodulazione dei servizi del Corpo che prevedono la priorità  di alcuni servizi, rispetto ad altri. Non si disconosce il servizio di rappresentanza allo stadio, adottato in diversi impianti d’Italia di proprietà comunale e che nel tempo ha ricevuto numerosi apprezzamenti. Oggi le priorità sono ben altre, emergono nuove esigenze sulla scorta di mutate condizioni sociali e del territorio”.

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