Circa 70 progetti per la ristrutturazione di solai degli edifici, per la manutenzione straordinaria degli immobili, l’eliminazione di barriere architettoniche, la messa in sicurezza, la realizzazione di nuovi plessi, ristrutturazione di palestre, di Trapani e della sua provincia, fermi per la mancanza dei progetti esecutivi o dei bandi di gara, impantanati nei meandri di una burocrazia lenta. Parte da qui la denuncia al centro della battaglia che sarà portata avanti nei prossimi mesi dalla Cisl Palermo Trapani, insieme alle sue Federazioni della Cisl Scuola, Cisl Funzione Pubblica e gli edili della Cisl, la Filca , per promuovere la realizzazione delle opere attese nelle scuole del comune di Trapani e del Libero Consorzio trapanese. Gli obiettivi, sono elencati in un volantino che le tre federazioni distribuiranno in tutti gli uffici pubblici che si occupano del settore dell’edilizia scolastica, nelle stesse scuole, nei cantieri edili: “Restaurare il presente per garantire il futuro”; “Prevenzione e Sicurezza nelle nostre scuole, un dovere per le istituzioni, un impegno civile per il sindacato”; “Potenziare gli uffici tecnici degli Enti locali per progettare le opere e dare impulso all’economia dei territori”. I dettagli sono stati resi noti stamani nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede della Cisl di Trapani in piazza Ciaccio Moltalto. In particolare analizzando il piano annuale 2017 delle opere pubbliche del Comune di Trapani che dovevano andare in gara entro lo scorso anno, su sette progetti risulta essere dotata del progetto esecutivo necessario per l’appalto, solo la manutenzione straordinaria del plesso scolastico Buscaino Campo per 745 mila euro. Per il resto si tratta per lo più di progetti definitivi (non ancora pronti per la gara quindi), come per la manutenzione dell’immobile della scuola secondaria di primo grado Simone Catalano per oltre un milione e mezzo di euro, la ristrutturazione e l’adeguamento alle norme vigenti in materiale di agibilità e sicurezza per l’Istituto comprensivo statale Livio Bassi sempre di Trapani per oltre 440 mila euro. Ferma al progetto preliminare le ristrutturazioni delle palestre della Collodi e della Giovanni Falcone.
Ancora più lontana la realizzazione delle opere inserite nel Programma triennale 2017-2019 dell’amministrazione comunale di Trapani, 24 in tutto, buona parte delle quali ferme alla fase di studio di fattibilità, la prima dell’iter di progettazione. Previsti per lo più manutenzioni straordinarie e l’adeguamento sismico degli edifici, come il plesso scolastico San Francesco, il Corallo vecchio di via Safina, l’asilo nido di via Santa Maria di Capua, e quello di viale Marche, il tutto per oltre 16 milioni di euro.
“Come per il territorio palermitano, anche a Trapani tante opere pubbliche restano ferme alla fase puramente progettuale, il loro avvio, in questo caso, non solo gioverebbe allo sviluppo del territorio attraverso il rilancio dell’edilizia e dell’occupazione nel settore – spiega il segretario Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana –, ma promuoverebbe anche il miglioramento dell’offerta formativa con nuovi spazi per la didattica e il potenziamento della sicurezza negli istituti per i nostri studenti e il personale. Noi non intendiamo stare a guardare. Avviamo cosi una campagna per l’apertura di questi cantieri insieme alle nostre federazioni, cercando soprattutto l’interlocuzione con gli uffici competenti e dunque con l’amministrazione comunale e il Libero consorzio per lo sblocco e l’accelerazione degli iter dei progetti”.
Fra le principali proposte lanciate dal sindacato, infatti c’è una cabina di regia per l’edilizia scolastica che metta insieme enti locali e il Libero consorzio per fare il punto sullo stato di progettazione, sull’avanzamento, sui cantieri che possono essere avviati subito al fine di accelerare i tempi di realizzazione dei lavori.
“Non è più tempo di rinviare – aggiunge La Piana – , parti sociali e istituzioni, insieme, possiamo lavorare affinché procedano tutti quei progetti che diano slancio al tessuto economico dei nostri territori”. “Sono tante le risorse economiche indicate nei piani sia annuali che triennali delle amministrazioni, vogliamo sapere se sono subito disponibili nelle casse, non ci fermeremo finché non otterremo risposte”.
Il sindacato pone l’attenzione anche “sull’esigenza che gli uffici pubblici vengano potenziati per far sì che tanti progetti, finora solo sulla carta, possano migliorare le nostre scuole e dare ossigeno al settore dell’edilizia. Anche al Comune di Trapani infatti le dotazioni non sono sufficienti per tutta la mole di lavoro. E il problema risulta ancora più grave all’ex provincia di Trapani, dove dopo l’approvazione della riforma che ha abolito gli enti provinciali non è stato più possibile programmare l’attività e aggiornare la pianta organica. Facciamo appello alla Regione affinché si faccia ordine nel sistema delle ex provincie che così rischiano la paralisi”.
La carenza organica negli uffici che si occupano di lavori pubblici e di tutte le opere pubbliche del territorio, infatti, risulta essere un fattore fondamentale che condiziona i tempi di realizzazione dei progetti.
“L’emergenza di un’edilizia scolastica fatiscente è anche diretta conseguenza dell’emergenza personale al comune di Trapani. Come noi denunciamo da tempo, nell’amministrazione cittadina si registra un depauperamento di organico che ha raggiunto livelli allarmanti” dichiara Marco Corrao, segretario aggiunto della Cisl Fp Palermo Trapani, che spiega: “Dei 700 posti previsti dalla dotazione organica, il 69% è coperto, mentre il restante 31% è vacante. In particolare nel settore delle opere pubbliche, opera meno della metà del personale necessario: i progettisti, per esempio, sono 5 a fronte dei 10 presenti in pianta organica”.
Per il segretario aggiunto della Cisl Fp Palermo Trapani, “occorre riconoscere la produttività ai dipendenti”. “Da tempo – conclude Corrao – ci battiamo affinché questo diritto venga riconosciuto ai lavoratori, non solo perché previsto per legge, ma anche come strumento di incentivazione per il personale, in un contesto di sottodimensionamento di organico”.
Nel dettaglio infatti, l’ufficio Lavori Pubblici del Comune di Trapani, prevede 10 funzionari tecnici ma di fatto in servizio sono solo in 5, mentre gli istruttori direttivi tecnici (in pratica architetti) previsti sono 4 contro i 3 in servizio, gli istruttori tecnici di fascia C (geometri) 34, rispetto ai 27 in servizio. All’ex provincia di Trapani i progettisti per tutte le opere pubbliche sono soltanto 4, e uno si occupa esclusivamente del settore Ambiente. Manca inoltre la pianta organica che non è mai più stata aggiornata dopo l’abolizione degli enti provinciali e il bilancio che al momento non è possibile approvare.
Secondo la Federazione degli edili, “in un Paese civile e moderno la scuola dovrebbe essere il luogo più sicuro per i Nostri figli e, invece, la cronaca ci racconta di istituti in condizioni non consoni alla loro importante funzione sociale. Non si tratta quindi solo di far ripartire l’edilizia ormai allo stremo, ma di investire sulla cultura e sul futuro di Trapani, come di tutta l’Italia. Le risorse ci sono, è vergognoso che i cantieri siano bloccati per i soliti problemi burocratici”, dichiara Francesco Danese, segretario territoriale Filca Cisl Palermo Trapani, che aggiunge: “Chiediamo l’immediata apertura di un tavolo permanente con tutti i soggetti coinvolti, per monitorare lo stato di avanzamento delle opere, in modo da superare eventuali intoppi burocratici”. “È opportuno inoltre che le istituzioni locali – afferma Danese – facciano con la massima urgenza e con il dovuto scrupolo una verifica puntuale delle condizioni strutturali in cui versano le scuole trapanesi, a partire dagli istituti ospitati in edifici vecchi e obsoleti, e ne dia rapida comunicazione alle parti sociali”.
“Si tratta di progetti fondamentali, anche perché – aggiungono Vito Cassata segretario Cisl Scuola Palermo Trapani e Dino Biondo segretario territoriale Cisl Scuola – gli istituti del nostro territorio sono vecchi e necessitano di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per rendere le scuole più sicure. E’ un dovere al quale le istituzioni devono assolutamente adempiere. I lavori inoltre consentirebbero anche un miglioramento della qualità didattica, dell’offerta formativa delle scuole, perché oggi i nostri istituti hanno sempre più bisogno di spazi polifunzionali adatti a diverse attività. Avere nuovi spazi vuol dire anche la possibilità di aumentare il tempo scuola con il tempo pieno e la mensa laddove ancora non c’è, con ricadute positive sul numero di personale che sarebbe necessario”.
Sul fronte del Libero Consorzio, dunque, le cose non cambiano. Dal piano triennale 2017-2019 risultano andare avanti, con gare in corso, circa 15 progetti su 63. Ma anche per quelli in via di assegnazione, quindi con progetto esecutivo e appalto già bandito, i tempi delle gare sono molto lenti, a partire dall’apertura dei plichi inviati dalle imprese interessate ai lavori. Sono in corso di assegnazione i lavori di impermealizzazione delle terrazze e opere connesse all’istituto Danilo Dolci di Castellammare per un importo di 177 mila euro; la messa in sicurezza dei controsoffitti e opere varie dell’Istituto magistrale Rosina Muzio Salvo di Trapani per un importo di 500 mila euro; i lavori di diagnosi energetiche e di rifacimento prospetti finalizzati al risparmio energetico del Liceo scientifico di Marsala Pietro Ruggeri (primo stralcio) per 2 milioni di euro; le opere per la messa in sicurezza dell’Istituto tecnico commerciale di Erice per 800 mila euro.
Stessi lavori previsti per la gara in corso relativa al Liceo artistico di Mazara del Vallo dove il progetto prevede anche lavori all’impianto idrico e la messa in sicurezza dei solai per 325.800 mila euro. Si attende invece l’adeguamento dell’impianto antincendio invece l’Istituto tecnico agrario di Marsala Damiani per 700 mila euro.
Restano invece fuori (per un totale di circa 85 milioni di euro) la realizzazione dell’Istituto tecnico commerciale e magistrale di Pantelleria (primo stralcio) per oltre 4 milioni e mezzo, la costruzione del nuovo Istituto magistrale di Alcamo per una somma di 5 milioni di euro, e tra i più imponenti, la realizzazione di un polo scolastico per Istituti superiori nell’ambito del podere di Baida per quasi 25 milioni di euro. Previsti anche lavori di manutenzione e messa in sicurezza per una serie di istituti di competenza dell’ex provincia per un milione di euro, e la costruzione di nuove aule dell’istituto alberghiero di Erice. Nel piano annuale invece per il 2017 del Libero Consorzio, risultano andare avanti tre progetti su quattro, non procede al momento il progetto dei lavori di completamento del padiglione di via Mancina del liceo classico Ximenes di Trapani (800 mila euro), c’è il progetto definitivo manca quello esecutivo.