“La Blutec ha ripresentanto il progetto su Termini Imerese ma indicando tempi più lunghi per l’avvio delle attività principali e l’ingresso di tutti i lavoratori, non più la fine del 2018 ma entro il 2019, così facendo, se entro l’anno si garantisce l’ingresso di 20 operai a marzo e altri 100 entro l’ultimo trimestre, dovranno restare in attesa per un anno 450 tute blu. I lavoratori sono stanchi di queste intermibili attese”.
Ad affermarlo dopo la riunione sul progetto Blutec di Termini Imerese che si è svolta a Roma nella sede del Mise, fra l’azienda, il Ministero, la Regione e il comune di Termini, sono Ludovico Guercio segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Giuseppe Liuzzo Rampino Rsu Fim Cisl.
L’azienda ha ribadito i prossimi progetti come l’elettrificaizone dei Doblò, dei due ruote delle Poste ma non solo. “C’è in ballo anche una commessa con degli inprenditori provenienti dalla Cina, ma non basta – spiegano i due sindacalisti – siamo preoccupati di questo slittamento dei tempi per entrare a pieno regime. L’azienda ha chiesto al Ministero del Lavoro la proroga della cassa integrazione per altri dodici mesi per non lasciare scoperti i lavoratori in attesa di rientrare, ma questi ritardi non sono più tollerabili”.
Intanto otterranno la mobilità in deroga i lavoratori della Lear, azienda dell’indotto, ma restano senza alcuna copertura invece i circa 70 dipendenti della Bienne Sud. “Questi lavoratori però – conclude Leonardo La Piana segretario Cisl Palermo Trapani – non hanno alcuna certezza sul futuro occupazionale. Non è concepibile che dopo quattro anni si parli ancora di slittamento dei tempi per far partire il ciclo produttivo della fabbrica, le istituzioni facciano di più cercando anche altri possibili investitori per l’area industriale di Termini e si vada avanti con l’accordo quadro che stanzia 150 milioni di euro per le infrastrutture per rendere più funzionale e attrattiva tutta la zona”.
Il prossimo incontro sarà fussato per la metà del mese di marzo.