Per la rubrica “Sicilia – Talenti 2.0” siamo stati ospiti a casa di Gaetano Basile, giornalista e conoscitore della storia siciliana e soprattutto palermitana. A instillare in Gaetano la passione per la conoscenza delle bellezze e delle curiosità della sua città natale Palermo, il nonno, che definisce avaro all’inverosimile ma grande comunicatore.
«Mio nonno, era sempre elegantissimo, camminava esclusivamente a piedi e riusciva a girare tutta la città all’ombra», cioè raggiungeva la meta percorrendo le strade che avevano i marciapiedi all’ombra, nonostante allungasse molto.
Basile, ci racconta dei mercati storici cittadini di Ballarò, del Capo e dei Lattarini di quando e come nascono. «Entrare al Capo da Porta Carini è favoloso. Lungo circa 5 chilometri, si snoda lungo le stradine con il mercato del pesce, quello della frutta e verdura, con le macellerie e poi prendendo per Sant’Agostino si attraversano archi di triondo di mutande, reggiseni, zineffe ed altro. Consiglio di andare a visitarlo il sabato verso le 12 dove lungo le strade gli odori del basilico e del pomodoro si fondono con gli odori delle spezie orientali che si combinano in modo eccezionale facendo risaltare quello che è la nostra fortuna: la multietnia».
Abbiamo anche scoperto che Palermo era famosa per le naipes, cioè le carte da gioco disegnate a mano su rettangoli di pelle, vendute a quei pochi che potevano permettersi l’alto costo.
Nella video intervista, Gaetano Basile consiglia i monumenti che i “viaggiatori” venendo a Palermo devono visitare e gli immancabili cibi di strada da gustare.
E poi ci svela tante curiosità. Ad esempio, sapete cos’è la “pasta cacata”?
Sapevate che a Palermo nascono le prime forme di joint venture e di franchising?
Guardate il video e lo scoprirete.