martedì, 26 Novembre 2024
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Verde pubblico a Palermo: comitati e associazioni presentano diffida al Comune

A firmare il documento anche esperti in materia e singoli cittadini attenti a quanto accade al verde cittadino

Oltre mille alberi ancora da abbattere in città perché diventati presumibilmente pericolosi, perché? Di chi è la responsabilità?” Sono queste le principali domande e riflessioni che si pongono i firmatari della diffida, presentata all’amministrazione comunale, in merito alle problematiche sul verde pubblico in città. Sono dodici i comitati, oltre varie associazioni e cittadini, che hanno siglato il documento indirizzato al Sindaco e all’assessorato al Verde e alla Vivibilità urbana del Comune di Palermo.

La questione riguarda gli oltre mille abbattimenti di alberi su suoli pubblici ritenuti dall’amministrazione comunale “presumibilmente pericolosi”. Di queste e tante altre problematiche legate al verde in città se n’è parlato stamani in una conferenza stampa tenutasi presso lo studio Anghelos, sede del Comitato bene collettivo.

Presenti all’incontro oltre il Comitato, Lipu Palermo, A.M.A. Ecology, associazione Comitati civici Palermo, associazione Voci attive, Comitato per il centro storico, Comitato per la rinascita della costa e del mare, Laboratorio regionale ambiente Idv e tutela degli animali, Comitato Bonafede Russia, Vivo civile, Dimanhur Palermo Teco, Laboratorio sud.

«Nella diffida chiediamo principalmente che si proceda a valutare lo stato di salute

Palermo
Fabio Alfano

dell’albero – spiega Fabio Alfano del Comitato bene collettivo – per noi è inaccettabile che queste capitozzature (potatura indiscriminata – ndr) mettano a rischio la vita dell’albero. Ci siamo uniti con le associazioni firmatarie, rivolgendoci ad uno studio legale per stilare il documento e, se sarà necessario, andremo avanti».

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Gabriella Pucci

«La nostra diffida – ha aggiunto Gabriella Pucci del Comitato centro storico – serve anche per sottolineare i danni ai nostri alberi che si sono avuto negli ultimi venti anni a causa della cattiva manutenzione e che oggi portano all’abbattimento».

Nell’atto, inviato nella giornata di ieri via Pec, si mette in risalto, tra i vari punti, la gestione del verde cittadino, le tipologie di alberi non adatte agli spazi urbani, le potature selvagge fuori tempo, gli abbattimenti eseguiti senza le necessarie indagini, le mancate valutazioni di soluzioni alternative, e la non osservanza delle leggi nazionali.

Inoltre, associazioni e cittadini si chiedono se questi circa mille abbattimenti sono realmente necessari, se si sta cercando di salvare gli alberi, e se ci sono precise responsabilità sulle esecuzioni della manutenzione.

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Elvira Dragonia Vernengo

«Con questa diffida chiediamo che si interrompano gli abbattimenti selvaggi che avvengono in numero preoccupante – ha dichiarato al CGPress Elvira Dragonia Vernengo di Laboratorio Ambiente – poichè nel corso degli anni, agli stessi, non è stato affiancato un processo di compensazione del verde. E’ chiaro che a noi in questo momento interessa che gli abbattimenti riguardino soltanto le piante effettivente non salvabili. E dove si può intervenire, procedere con la conservazione del verde, e capire come l’amministrazione intenda compensare ciò che manca. Se diamo un’occhiata agli spazi verdi cittadini, ci accorgiamo di come la presenza di piante sia limitata, ci sono molte aree scoperte dove domina l’arredo urbano. E, in una città come Palermo che ha elevati livelli di smog, tutto ciò potrebbe intaccare la salute dei cittadini».

Sul punto inerente la manutenzione, la Vernengo aggiunge: «Vi sono delle figure preposte alla cura del verde, dovrebbero quindi essere gli agronomi a stabilire in quale periodo togliere parti delle fronde agli alberi, con una manutenzione delle piante adeguata. Se questa viene affidata a operai poco specializzati, è inevitabile che si realizzino dei tagli disastrosi che possono uccidere l’albero, con conseguente impoverimento del verde».

«La nostra diffida – conclude la responsabile di Laboratorio Ambiente -, rappresenta comunque un’azione benevola poiché pone solamente l’accento sul punto che il verde è un bene di tutti e va assolutamente preservato. Riteniamo che in questo momento l’amministrazione comunale sia in difficoltà nei confronti del verde, poiché a fronte degli abbattimenti, nel vivaio non vi è la presenza di piante nuove, con cui sostituire quelle che devono essere eliminate, circa mille. Se non verremo ascoltati in queste nostre richieste, saremo costretti a continuare in via legale per tutelare i beni di tutti i palermitani».

Infine, ecco alcuni nomi che aggiungiamo tra i rappresentanti dei Comitati e i cittadini

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Silvano Riggio

firmatari, alcuni dei quali sono anche intervenuti oggi durante il dibattito: Silvano Riggio, Virgilio Cappadonia, Giovanni Cumbo, Giovanni Moncada, Beatrice Feo Filangeri, Mario Guglielmino, Marcello Robotti, Maurizio Orlando, Gabriella Costa, Cinzia De Luca, Massimo Pappalardo, Flavia Schiavo, Eleonora Spallino, Francesco Santagata, Manuela Bajada, Giuseppe Campo, Salvo Giuseppina, Silvana Pucci, Carolina Rizzo, Eleonora Spallino, Claudia Villani, Grazia Adele Speciale, Gesualdo Antonio Romana, Gaia Villani, Elisabetta Rizzo.

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