Il servizio sanitario britannico (Nhs) scende in campo per arginare i danni dell’alcolismo e mette in vendita, al costo di tre sterline, poco meno di quattro euro, una pillola a base di nalmefene che aiuterebbe l’individuo a limitare l’assunzione di alcol. Il medicinale funziona limitando la produzione di dopamina e sopprimendo così il bisogno di bere. Il farmaco non è inoltre indicato solo per persone con problemi di alcolismo ma anche a bevitori più ‘contenuti’: i medici saranno infatti liberi di prescrivere il nalmefene a chiunque pensi possa giovarne seguendo le indicazioni del National Institute for Health and Care Excellence (NICE).
Possono quindi prendere la pillola ‘anti-alcol’ sia donne che bevono due bicchieri di vino, equivalenti a mezza bottiglia, sia uomini che bevono dai tre bicchieri a una bottiglia intera.
Non una vera novità, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che ricorda come in Italia un farmaco contente lo stesso principio sia in commercio già da un anno esatto in quanto dopo l’approvazione da parte dell’European Medicines Agency (EMA), dal 1° ottobre 2013 si trova in farmacia il Selincro, ma si conosce ancora poco ed é forse poco prescritto perché quella dell’alcolismo é una piaga la cui diagnosi é spesso non accettata da chi la subisce e non accetta di essere curato. La consapevolezza, é quindi l’elemento più importante per guarire, più di ogni medicina, anche se la lotta a questo fenomeno, non meno diffuso nel Nostro Paese rispetto agli altri europei, per la quale la nostra associazione é da sempre in prima linea, va affrontata alla base e con la prevenzione da parte dello Stato, come avviene da anni contro il tabagismo.